ANCHE A BOLSONARO GRIDIAMO, INSIEME: I CARE

ANCHE A BOLSONARO GRIDIAMO, INSIEME: I CARE

Grazie alle politiche del sovranista Bolsonaro il polmone verde del mondo si riduce sempre più.Il Pianeta non può tollerare programmi politici di deforestazione. Sono fortissime le denunce degli indigeni che puntano il dito sulla deforestazione in corso in Amazzonia e sull’allevamento di bestiame, attività che il presidente brasiliano Bolsonaro ha fortemente incoraggiato ignorando i gridi di allarme lanciati dagli esperti. Alle denunce lui risponde che son fatti suoi e gli incendi in Brasile, dal 1 gennaio al 19 agosto 2019, sono aumentati dell’83% rispetto allo stesso periodo nel 2018. Dei circa 73mila roghi registrati, il 52% è in Amazzonia. Il fumo causato dalle fiamme, negli ultimi giorni, è ben visibile anche dallo spazio.La nostra povera madre Terra deve subire anche tutto ciòSolo in queste ore sembra che le pressioni internazionali stiano modificando l’atteggiamento del leader brasilianoQuello di cui ha paura il presidente brasiliano sono eventuali sanzioni visto che il problema sarà affrontato, per volere del presidente francese Emmanuel Macron, dal G7 che si riunisce oggi in Francia. “Gli incendi forestali avvengono in tutto il mondo – ha osservato il presidente brasiliano – e non possono essere utilizzati come pretesto per sanzioni internazionali”. Bolsonaro ha dunque dichiarato che la foresta amazzonica “è parte essenziale” della storia del Brasile e che proteggerla è un dovere. “Ne siamo consapevoli e stiamo agendo per combattere la deforestazione illegale”, ha affermato, dopo aver autorizzato il dispiegamento delle forze armate contro gli incendi. “Siamo un governo di tolleranza zero contro la criminalità e il settore ambientale – ha dichiaratoA sostenerlo l’amico americano Donald Trump pronto ad aiutare. “Ho appena parlato con il presidente Jair Bolsonaro – ha twittato il capo della Casa Bianca – Le nostre prospettive commerciali sono entusiasmanti e il nostro legame è forte, forse più di sempre. Gli ho detto che se gli Usa possono aiutare il Brasile con gli incendi dell’Amazzonia, siamo pronti ad assisterli!”. Il clima internazionale però è decisamente contro e anche la Chiesa sudamericana alza la voce mentre il pensiero di quel Papa che ha scritto l’enciclica Laudato Sì è ben chiaro. “Alzare la voce per l’Amazzonia è ormai indispensabile” a dirlo, dunque, la Conferenza episcopale brasiliana che scende in campo per l’Amazzonia in fiamme e, rivolgendosi ai governi, lancia un accorato appello affinché vengano messe in campo azioni concrete: “E’ urgente che i Governi dei Paesi amazzonici, specialmente il Brasile, adottino provvedimenti seri per salvare una regione determinante per l’equilibrio ecologico del pianeta, l’Amazzonia appunto”. I vescovi brasiliani si rivolgono anche al presidente Bolsonaro, avvertendo che non è il momento di “deliri e debacle nei giudizi e nei discorsi”.