PAOLA, A 74 ANNI BUTTATA IN STRADA. VITTIMA DELLA GUERRA TRA POVERI
Stamattina ho conosciuto la signora Paola. Ha 74 anni, il diabete, problemi cardiaci, è nullatenente e campa con una pensione minima di poche centinaia di euro.Vive abusivamente in una casa popolare di San Basilio. O meglio, viveva, perché pochi giorni fa, Paola è stata sgomberata in malo modo, con venti persone a prelevarla e non dandole modo nemmeno di prendersi le sue cose. Oggi era in trasmissione in ciabatte e con ciò che portava addosso al momento dello sgombero, cioè le uniche cose che gli sono rimaste. Adesso è in albergo, grazie al buon cuore di uno spettatore deL’aria che tira La7che pagherà il conto. Nella sua casa, al suo posto c’è, dice il Campidoglio, “una madre con tre bambini in emergenza abitativa legittimamente in graduatoria”.Una ingiusta guerra tra poveri. Perché rischia di contrapporre il giusto diritto di una madre con tre bambini ad avere l’alloggio a quello di una povera signora di 74 anni di vivere in una casa e con dignità il resto della sua vita. A questo dovrebbero servire le istituzioni: a cacciare chi vive abusivamente nelle case popolari, ma anche a garantire a chi è povero, anziano, debole di avere un vita dignitosa. Invece Paola è stata buttata in mezzo alla strada e ancora non si sa bene quale alternativa le offrirà il Comune di Roma (prima le hanno offerto di stare in un dormitorio dove, a 74 anni, dovrebbe arrivare la sera e togliere il disturbo alle 7 di mattina, ora sembra una casa famiglia). Spero vivamente che si rimedi presto. Perché trattare così una signora anziana è da criminali. Così come è impensabile che in una città dove le persone senza casa sono decine di migliaia non sia stato ancora approvato un piano per l’emergenza abitativa e nemmeno applicata la delibera della Regione Lazio sugli alloggi popolari, che stanzia oltre cento milioni di euro per la città di Roma. Inoltre, vorrei fare al Comune di Roma e a chi gestisce il demanio pubblico una domanda. Perché la signora Paola piange fiumi di lacrime perché a 74 anni il Comune di Roma non gli garantisce una casa mentre Casapound occupa illegalmente un immobile in pieno centro storico composto da venti appartamenti (dove vivono le famiglie dei rappresentanti politici del movimento, quelli che vanno in tv a urlare che gli italiani poveri vivono per strada!), sessanta vani, una terrazza mozzafiato di proprietà pubblica senza che nessuno dica niente?
