A PROPOSITO DEI PROVVEDIMENTI PRIORITARI DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA
Ricapitolando i provvedimenti prioritari del Ministro dell’economia:-piano per gli asili nido che punta ad azzerare le rette per i redditi medio-bassi e aumentare i posti.-sbloccare investimenti, priorità assoluta puntando su innovazione e infrastrutture con focus su sostenibilità ambientale e sociale,-sterilizzazione dell’aumento dell’IVA,-riduzione della pressione fiscale per i redditi medio bassi e per le aziende che innovano, con un orizzonte di tre anni-contrasto all’evasione fiscale, controllo rigoroso della qualità della spesa e revisione mirata degli incentivi fiscali,-quota 100 ha una durata triennale e l’orientamento è lasciare che vada ad esaurimento,-il reddito di cittadinanza sarà confermato e migliorato insieme alle parti sociali,-NON ci sarà una patrimoniale,-le privatizzazioni non devono essere viste come un modo per fare cassa, vanno salvaguardate grandi aziende pubbliche strategiche.Mi sembra benissimoRicapitolando le intenzioni del Ministro dell’economia in Europa:-la quota di investimenti nazionali del piano sul “green new deal europeo” venga scorporata dal calcolo del deficit strutturale,-discutere una politica fiscale dell’area euro più espansiva, per tutti e non solo per l’Italia,-la riforma del Patto di stabilità e crescita deve essere vista nel quadro di un più generale completamento dell’Unione economica e monetaria, ovvero: bilancio dell’eurozona, investimenti comuni, garanzia europea sui depositi bancari e istituzione di uno schema di assicurazione contro la disoccupazione. Un negoziato lungo che non riguarda certo l’attuale legge di bilancio,-un miglioramento e una semplificazione delle regole europee per ridurre il carattere prociclico e sostenere di più gli investimenti.Bene: non otterrà tutto ma è una buona base per trattare.BCE, Draghi ricarica il bazooka: rilancia un QE senza termine e taglia i tassi sui depositi. Ma ora i governi facciano politiche fiscali espansive: la politica monetaria da sola non è sufficiente, ha ammonito Draghi.In vista del rallentamento della crescita europea, dei pericoli di Brexit e della guerra dei dazi arriva un chiaro segnale di forte sostegno all’economia dell’eurozona. Ed è anche un testamento lasciato da Draghi alla Lagarde che difficilmente potrà distaccarsi da questa linea.Grazie SuperMario, ci mancherai molto
