C’È L’ACQUA MA IL CAVALLO NON BEVE
Draghi ha messo a disposizione 20 miliardi al mese per l’acquisto di titoli, tra cui quelli di Stato, e ha ulteriormente abbassato i tassi di interesse.Insomma, una certa stabilità degli interessi sui titoli di Stato e la disponibilità di liquidità a basso costo per le imprese sembrano garantite.Sono buone notizie. Ma, come dice anche Draghi, non bastano a realizzare la crescita.Il punto è se ci sarà sviluppo dell’economia reale, cioè se ci sarà un’effettivo sviluppo della domanda da parte dello Stato, delle imprese e dei cittadini.Se lo Stato non fa investimenti pubblici, se le imprese non fanno anch’esse investimenti in rinnovamento tecnologico e ricerca, se i cittadini non spendono, tanta liquidità non basterà a uscire dalla crisi.Come dicono gli economisti, c’è l’acqua ma il cavallo non beve.Se vogliamo una legge di bilancio che promuova davvero la crescita, occorrono molti miliardi in più di investimenti pubblici, un sostegno fortissimo di molti e molti miliardi alle imprese che vogliono investire, una riduzione della precarietà del lavoro e un aumento dei salari, che sono troppo bassi, anche attraverso minori tasse sul lavoro.È indispensabile trovare queste risorse senza fare aumentare il debito che è già troppo alto e ci costa già troppo.Per questo, io penso che occorra intensificare la lotta all’evasione e chiedere un contributo a quel 10 per cento dei contribuenti più ricchi che in questi anni sono diventati sempre più abbienti.In ogni caso, sarà sulla crescita che il governo si giocherà il suo futuro, a partire dalla prossima legge di bilancio.È chiaro che la crescita e anche i consumi dovranno essere indirizzati verso un nuovo modello di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, in grado di realizzare l’economia circolare, fronteggiare i cambiamenti climatici e garantire maggiore inclusione sociale, dignità delle persone e uguaglianza.Ma, se ci sarà decrescita, stagnazione o peggio recessione dell’economia, il green new deal di cui tanto giustamente si parla resterà una chiacchiera vuota.
