A MARSALA C’È UN LUOGO DI SPERANZA, A SAPPUSI SI È DECISO DI VOLTARE PAGINA
Per i ragazzi del quartiere poteva capitare di giocare a calcio per le strade. Tutto il resto era molto peggio. Qui, a Marsala, nel quartiere di Sappusi tutto era realtà disagiata. Qui a Sappusi, in questa periferia dimenticata, per i giovani era normale sapere a memoria i luoghi dello spaccio e l’indirizzo del Tribunale per i Minori. In questo luogo l’abbandono scolastico non è l’eccezione.Perlomeno tutto ciò era normale fino a quando, con il contributo di Libera, dei suoi volontari, in questo luogo dalle complessità diffuse si è dato vita ad un nuovo centro sociale.Da ben cinque anni esiste un centro sociale che pur vivendo la trincea quotidiana riesce a portare avanti un doposcuola, una palestra per i piccoli, un sostegno ai ragazzi con difficoltà, una scuola di musica.Un luogo dove sono banditi i muri ed i fili spinati. Un luogo dove tutti possono entrare anche di notte. Un vero punto di riferimento che sembra fare da modello anche per altre realtà.Molto più di una alternativa all’essere prigionieri di quelle strade che troppo spesso portano al pericolo.Qui gli stessi giovani che hanno iniziato l’impegno dalla fondazione del centro come semplici ospiti adesso si son fatti volontari, operatori.Veri aiuto, veri sostegni a quanti si affacciano per la prima volta dentro la struttura.Salvatore Inguì, coordinatore provinciale di Libera Trapani ha di che essere ben soddisfatto. La soddisfazione traspare dal suo volto, dalle sue parole, dal ricordo, dal racconto dello stupore e del senso di meraviglia che attraversa quei ragazzi che oggi, ormai, fanno parte integrante di questo luogo dove non si fanno miracoli ma portanoad esserne molto vicino.
