ALEX LANGER, L’IRRUENTO DEL BENE, IL CULTORE DELLA PACE, L’UOMO DEL MOTTO “LENTIUS, PROFONDIUS, SUAVIUS”

ALEX LANGER, L’IRRUENTO DEL BENE, IL CULTORE DELLA PACE,  L’UOMO DEL MOTTO “LENTIUS, PROFONDIUS, SUAVIUS”

In tempi in cui la politica non ritrova il senso del suo valore, della sua passione, a Poggio a Caiano si è svolto un importante incontro dedicato ad uno dei grandi “costruttori” di bene del secolo scorso: “Alex Langer 1946-1995. Dell’importanza di mediatori, costruttori di ponti, esploratori di frontiera”. È stato questo il tema della serata che si è svolta alla Scuderie Medicee del Poggio a Caiano, dedicata alla figura ed all’azione di Alex Langer, politico dal cuore verde, grande sognatore di utopie possibili, il cantore del bene comune, della pace. L’uomo, il giornalista, il direttore di Lotta Continua, il cattolico dell’impegno che ebbe la vicinanza nei fermenti toscano dei Balducci, di La Pira e anche di don Milani.Il politico attento al “crinale”, alle tematiche così vive sulla natura, sul concetto di semplicità vissuta con serenitàLo studioso che alle esaltazioni delle differenze e dei confini amava le mescolanze nelle singole identità.E quei dieci punti sulle convivenze umane ispirati, chiesti a gran voce da Antonio Vermigli. Langer l’irruente del bene, dei sentieri nuovi.Colui che in contrapposizione del mottoolimpico Citius, altius, fortius ossia “più veloce, più alto, più forte volle fare suo l’esatto contrario: “Lentius, profundius, suavius”, più lento, più profondo, più dolce”.In una vita che si concluse in maniera tragica, quasi volesse insegnare al mondo la sua esperienza di “viaggiatore leggero” del nostro tempo.A quasi venticinque anni dalla sua drammatica scomparsa, le sue parole, presentate alla platea del Poggio risuonano moderne attuali, quasi uscissero dalla bocca commentando i fatti, la politica di queste oreAd introdurre la serata, ad accompagnare questo viaggio andato oltre la memoria il giornalista Mauro Banchini, Edi Rabini presidente della Fondazione Alex Langer di Bolzano, Peter Hans Kammerer dell’Università degli Studi di Urbino e Valeria Malcontenti moglie di Alex. Un incontro, come ha illustrato nel suo intervento il vice sindaco Mari, si è riallacciato in modo naturale con quei festeggiamenti che hanno vistosabato scorso, 21 l’inaugurazione proprio al Poggio, del rinato ponte Manetti, un “nuovo” ponte ciclopedonale che nel 1833 era stato intitolato a “Leopoldo II” e che oggi riunisce, rafforza di valore, il grande parco della Piana. Nella vita di ognuno di noi ci troviamo di fronte ad opposte rive che ci vedono ancora spesso spettatori ed osservatori. Che ci lasciano sbigottiti ma assenti ed allora cosa di meglio che andare alla ricerca del cammino, del viaggio che altri ci hanno indicato con il loro esempio, con la testimonianza viva ed ancora attuale come quella di Alex Langer: “Solo dopo aver iniziato la traversata ti accorgesti che avevi accettato il compito più gravoso della tua vita e che dovevi mettercela tutta, con un estremo sforzo, per riuscire ad arrivare di là”Alexander Langer, Caro San Cristoforo, marzo 1990.