CONTE ALLA CAMERA PER LA FIDUCIA, TRA APPLAUSI E MANIFESTAZIONI FUORI DA MONTECITORIO

CONTE ALLA CAMERA PER LA FIDUCIA, TRA APPLAUSI E MANIFESTAZIONI FUORI DA MONTECITORIO

Alle 11 di stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha iniziato il suo intervento a Montecitorio. Lo affiancavano la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e quello degli Esteri Luigi Di Maio. la seduta poi è stata sospesa per permettere al premier di recarsi al Senato a consegnare le dichiarazioni programmatiche in vista della seduta di domani. Poi c’è stato il dibattito generale che si è protratto fino alle 17.30. Alle 17.45 era prevista la replica di Conte. Oggi la scena l’ha rubata anche Lega e Fratelli d’Italia che fuori dall’Aula di Montecitorio hanno manifestato.Gli slogan dei manifestanti esclamavano:“Elezioni subito!”, “voce al popolo sovrano, ridateci l’Italia!”. Nelle mani avevano bandiere italiane , cappellini tricolore, palloncini e cartelli che dicevano ‘No al governo della poltrona’. Alle 11 tutti ministri di questo nuovo governo sono entrati nell’emiciclo di Montecitorio per il discorso programmatico del premier Giuseppe Conte. Hanno fatto l’ingresso a piccoli gruppi in Aula alla Camera Prima sono arrivati gli esponenti del Pd, tra cui Dario Franceschini, Lorenzo Guerini, Teresa Bellanova e Roberto Gualtieri. In un secondo momento hanno iniziato a vedersi i ministri M5s, tra cui Alfonso Bonafede, Vincenzo Spadafora e Stefano Patuanelli. Baci e abbracci soprattutto con i deputati dei rispettivi partiti – diversi ministri sono anche deputati -, ma anche incoraggiamenti tra componenti del nuovo esecutivo. In tribuna ospiti tra gli altri la fidanzata del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, Virginia Saba Alle 11.10, Il presidente della Camera Roberto Fico ha letto l’elenco dei nuovi ministri. Alle 11,15 Il premier apre la seduta ringraziando il presidente della Repubblica: “Prima di avviare le mie comunicazioni in quest’aula concedetemi innanzitutto di rivolgere un saluto e un ringraziamento al presidente della Repubblica il quale anche in queste ultime fasi determinanti per la vita della Repubblica esercitando con scrupolo le sue prerogative istituzionali ha guidato con equilibrio e saggezza ed è stato riferimento imprescindibile per tutti”. Conte ha illustrato il programma e lo ha giudicato: “una sintesi programmatica che disegna l’Italia del futuro” e ha proseguito “non è un mero elenco di proposte eterogenee, nè una sommatoria dei programmi delle diverse forze politiche della maggioranza. al contrario è sintesi programmatica, un progetto del Paese a favore dei cittadini”. Nuovi elementi aprono un progetto che ha in se caratteristiche di forte novità: “nuovo in impostazione e impianto progettuale” e anche “nelle modalità di elaborazione delle risposte alle esigenze” delle persone. “E’ un progetto politico di ampia portata, anche culturale. Vogliamo volgerci alle spalle il frastuono dei proclami inutili e delle dichiarazioni bellicose e roboanti”.E Giuseppe Conte prosegue:“Questo progetto politico segna l’inizio di una nuova, che confidiamo risolutiva, stagione riformatrice”. “Ho sempre inteso il mio ruolo come servizio al Paese e nell’esercitare il mio servizio ho cercato di guardare sempre al bene comune senza lasciare che prevaricassero interessi di parte”. E ancora “Istituire corridoi umanitari”.“In materia di immigrazione non possiamo più prescindere da un’effettiva solidarietà tra gli Stati Membri dell’Unione Europea. Questa solidarietà finora è stata annunciata, ma non ancora realizzata. Ho rappresentato con convinzione questa nostra visione ai principali leader europei e continuerò a farlo nel governo che sta nascendo, nei rapporti con i Paesi partner e i nuovi Vertici europei, da subito con iniziative concrete che devono farci uscire, tra l’altro, da gestioni emergenziali. Su questo le nostre strutture sono già al lavoro. Ma anche con azioni lucide e coerenti con il nostro approccio, come ad esempio l’istituzione di corridoi umanitari europei”.Ulteriori punti importanti per il governo saranno la “vita familiare e la vita lavorativa, le Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido”. Conte ha inoltre fatto riferimento al taglio dei parlamentari, spiegando che sarà inserito nel primo calendario utile, ma sarà anche affrontata la riforma del sistema di voto. “Rivedremo la disciplina in materia di sicurezza, alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica, il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione ne hanno compromesso l’equilibrio complessivo”, ha detto il presidente che ha anche parlato di immigrazione dicendo che il fenomeno dovrà essere gestito con responsabilità e rigore, affrontando la questione nel complesso. Si dovrà attivare una lotta al traffico di persone ma al contempo si dovrà gestire più efficacemente il tema dell’immigrazione per chi ha diritto a restare e per chi uesto diritto non lo ha e dovrà essere rimpatriato. Il discorso di Conte è stato alcune volte interrotto perchè dai banchi leghisti si sono alzati cori di protesta e cori inneggianti al voto “elezioni, elezioni…”. Sul tema delle concessioni autostradali, Conte ha promesso che il sistema sarà più efficiente e razionale e si opererà una progressiva e inesorabile revisione.Per la questione del ponte Morandi sarà completato il procedimento “senza nessuno sconto per gli interessi privati, avendo quale obiettivo esclusivo la tutela dell’interesse pubblico e la memoria delle 43 vittime, una tragedia che rimarrà una pagina indelebile della nostra storia patria”. “Ci prefiggiamo di introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni: è una battaglia che vogliamo portare a termine al più presto in omaggio a tutte le donne”, ha inoltre promesso il premier affrontando la questione femminile. Ma intanto fuori, sulla piazza di Montecitorio, come annunciato c’era la manifestazione di protesta indetta da Fratelli d’Italia che oltre a Giorgia Meloni erano presenti Matteo Salvini e Giovanni Toti. I manifestanti seguono Salvini nel tragitto tra piazza Montecitorio e piazza Capranica dove è stato allestito lo schermo della manifestazione. l’ex vicepremier concede, come al solito, selfie e strette di mano. “Non mollare, Matteo, non mollare!”, gli gridavano i sostenitori. La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, è al fianco di Salvini e dal palco dichiara: “Oggi avremmo potuto riempire piazza del Popolo per quanti siamo, altro che queste piazze!”, rimbeccando indirettamente coloro i quali avevano affermato che sarebbero intervenuti in pochi. C’è anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, mentre i parlamentari di Forza Italia hanno scelto di fare opposizione al nuovo governo dentro le Aule parlamentari. Il leader Leghista, a margine della manifestazione contro la fiducia al governo Conte ha detto: “c’è un pezzo d’Italia che penso sia maggioranza nel Paese che chiede di votare. Oggi è plastica la divisione tra il Palazzo chiuso e l’Italia in piazza”. Dopo il dibattito sul suo discorso programmatico, il clima risultava piuttosto rovente in Aula alla Camera, durante la replica del premier, che ha risposto a chi urlava “elezioni”: “Avete parlato di tradimento ma permettetemi di dire che conosco la vostra abilità comunicativa, ma ripetere all’infinito queste parole non potrà cambiare la realtà dei fatti: questa è una grande mistificazione. Il fatto di pensare che una singola forza politica o addirittura il suo leader possa decidere ogni anno a suo piacimento o addirittura a suo arbitrio di poter portare il Paese alle elezioni è irresponsabile”.Le dichiarazioni di voto e la chiama è ci sono state intorno alle 19.30. Alle 21,30 è passata alla Camera il voto di Fiducia del Governo Conte Bis, con 343 Sì e 263 No.