“FESTEGGIATE FINCHE’ POTETE POI RIPRENDIAMO CON L’OPERA DI PULIZIA”
La sola risposta da dare all’ex ministro dell’interno, ex vice presidente del consiglio che schiuma rabbia per la sua esclusione dalla “scena” suggellata da questa frase, terribile e nefasta, è che l’Italia non è quella che va promettendo, che va minacciando più che altro, ai suoi sodali, no, non è certo quella. Come non è quella che fa dire ad un suo deputato:“Mattarella mi fa schifo”(art. 278 Codice Penale. Offese all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque anni). Non è quella del“festeggiate finché potete poi riprendiamo l’opera di pulizia”, frase che evoca quanto accaduto il secolo scorso in tema di discriminazione, vogliamo parlare di Auschwitz, delle leggi razziali che avevano gli stessi toni? L’Italia è quella che ha capito in tempo quanto danno l’ex ministro, ex vice presidente avrebbe potuto arrecare al nostro Paese. L’Italia è invece quella che ha avuto la forza di andare in Europa ed ottenere in poco tempo, senza minacce, senza insulti, senza considerazioni razziste ma con civiltà, con competenza, con il confronto, dialogando e sul posto (!), quello che lui non è stato capace di ottenere in 14 mesi al governo. Cose che lui non poteva fare, anche volendo, per non perdere consensi. Avrebbe tradito la sua principale arma della sua campagna improntata sull’odio cioè proprio la lotta all’immigrazione, ad un’invasione che non c’è mai stata tenendosi però ben lontano dai luoghi dove si discuteva il da farsi seriamente per affrontare il problema senza pregiudizi. Ma, si sa, quanto lui sia refrattario al confronto e si sa anche quali argomenti avrebbe portato. Di certo non quelli che, guarda un po’, si sono trovati non appena lui ha liberato il campo dalla sua presenza e che hanno ottenuto risultati che a sua detta erano impossibili per l’ostilità dell’Europa. Al governo attuale rimane il risultato ottenuto dimostrando la sua completa inutilità ed inadeguatezza a ricoprire non solo gli interni ma qualsiasi altro ministero. A lui resta la propaganda, l’odio le minacce con le quali arringa la sua gente e nelle quali si dibatte per aver perso quella poltrona che lui afferma quale unico obiettivo dei nuovi ministri, lui ne occupa una o a volte anche più di una dal 1993 a spese del contribuente (ndr). Se ne faccia quindi una ragione lui e chi lo sostiene: è dimostrato che la nostra Costituzione ha gli anticorpi giusti per sconfiggere tutti quelli che come lui la mettono in pericolo
