GIOVANNI MARIA FLICK PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE SI ESPRIME SU ROUSSEAU

GIOVANNI MARIA FLICK PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE SI ESPRIME SU ROUSSEAU

Per rispettare la Costituzione, un partito può consultare i propri iscritti prima di riferire al Presidente della Repubblica nelle cui mani, art 92, sta la decisone sul governo.Rousseau, invece, ora si interpone tra il Parlamento e il Presidente.Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, si è proununciato in modo chiaro sulla piattaforma Rousseau.“È iniziativa di carattere privatistico, qualcosa di completamente estraneo alle indicazioni e alle modalità prescritte giustamente dalla Costituzione.Infatti non può sorgere il dubbio che possa votare con un clic solo un certo tipo di persone, mentre il voto è un diritto fondamentale di democrazia riconosciuto a tutti. Aggiungete che la piattaforma Rousseau è già stata multata perché l’Autorità Garante della privacy la considera manipolabile.Dunque le sorti della formazione o no del governo sono nelle mani di un gruppo di affiliati.Non è neppure populismo ma un mix di tecnocrazia e oligarchia. Diversamente, sottolinea Flick, “l’iter previsto dalla Costituzione prevede che spetta al Parlamento individuare prima la maggioranza e poi al Presidente della Repubblica il governo”. Penso che il PD dovrebbe ascoltare di più i “professori”.La questione della democrazia e della tutela delle garanzie costituzionali non deve essere messa in secondo piano.