IERI AVREMMO DOVUTO CANTARE “BELLA CIAO” TUTTI INSIEME

IERI AVREMMO DOVUTO CANTARE “BELLA CIAO” TUTTI INSIEME

Ricordo esattamente quando scelsi la Sinistra.Avevo 13 anni e mio padre vide una svastica disegnata sul tascapane militare che usavo per andare a scuola. Ci chiudemmo in salotto, mi parlò a lungo e ne uscii di sinistra. Da allora ho sempre amato i miei compagni, anche quegli anarchici che mettevano a repentaglio la sicurezza di tutti, anche quelli del servizio d’ordine del PCI che ci prendevano a schiaffoni ogni primo di Maggio, anche quei noiosissimi intellettuali che mi guardavano come se fossi un verme perchè non conoscevo il gruppo sanguigno di Gramsci, anche quelli che in anni di follìa hanno imbracciato le armi. Per i miei compagni ho rischiato la pelle, ho messo a disposizione quello che avevo, ho messo a repentaglio le professioni che mi sono toccate in sorte ed ho accettato l’emarginazione da gruppi sociali che mi avrebbero semplificato la vita.Sempre pieno di orgoglio e felice di poterlo fare. Eravamo diversissimi l’uno dall’altro però ci riconoscevamo immediatamente, e davanti ad un pericolo o ad un nemico sapevamo stringerci l’uno all’altro come le dita di una mano si stringono in un pugno. Senza calcoli o ragionamenti. Per questo ieri mi ha ferito e addolorato vedere molti di loro, forse i più convinti e preparati, prendere le distanze o addirittura attaccare selvaggiamente chi ha saputo fermare un treno in corsa che stava per schiacciarci tutti. Ci sarà tempo per le critiche, per le delusioni e per le incazzature, ma ieri avremmo dovuto cantare “Bella Ciao” tutti insieme.