MISERABILI SCHIAVISTI ASSASSINI

MISERABILI SCHIAVISTI ASSASSINI

È morto di caldo fatica e sfruttamento, nella raccolta dei meloni a Giugliano, vicino a Napoli. È morto mercoledì nella indifferenza, tanto che la notizia si è saputa solo nel pomeriggio di sabato.Il bracciante ucciso aveva 55 anni era italiano, bianco, povero e per poco più di 3 euro all’ora lavorava in nero 13 ore al giorno nella raccolta dei meloni. Così portava a casa quei 40 euro che servivano alla sua famiglia per mangiare. Lo schiavista che lo ha ucciso, l’imprenditore agricolo come oggi si definisce il padrone, è stato denunciato per vari reati, tra cui omicidio colposo. Denunciato e basta capite, a lui il decreto sicurezza non si applica, questo assassino non farà un giorno di galera.Fino a che non riusciremo a far capire, con la rabbia e la forza necessarie, che in Italia non sono i migranti a portare lo schiavismo, ma sono gli sfruttatori italiani e multinazionali a schiavizzare i lavoratori, italiani o migranti che siano. Fino a che questi miserabili potranno continuare a fare soldi senza che lo stato agisca per imporre la vera sicurezza. Quella contro la povertà, l’oppressione ed il ricatto, il dominio del profitto.Fino a che non riusciremo a cancellare l’infamia sociale e civile dello sfruttamento brutale del lavoro nei campi e nelle città, noi dovremo considerare l’Italia un luogo dove la politica, la cultura, il potere, e tanta rassegnazione e complicità, hanno permesso la regressione di centinaia di anni della società.L’Italia è un membro del G7, ha un concentrato di ricchezze tra i più alti del mondo, eppure da noi si muore come nelle piantagioni dei paesi più poveri.Noi non potremo chiamarci più senza vergogna italiani finché non avremo fermato gli assassini risalendo tutta la catena delle responsabilità; e finché non avremo riconquistato per tutte e tutti il diritto alla vita, estirpando la maledizione dello schiavismo.