NO, MINISTRA LAMORGESE, LA GUARDIA COSTIERA LIBICA NON STA FACENDO UN”BUON LAVORO”

La guardia costiera libica, nella migliore delle ipotesi, riporta i migranti nei centri di detenzione.Quei centri di detenzione che noi paghiamo per tenere in piedi, quei posti dove gli uomini muoiono di fame, malattie e maltrattamenti, dove le donne vengono sistematicamente violentate a turno dai loro aguzzini.9 donne su 10, di quelle passate dalla Libia, hanno subito uno stupro, all’interno di quei posti. Nella peggiore delle ipotesi, invece, la guardia costiera libica è quella che, se i migranti si rifiutano di tornare indietro con loro, gli affonda il gommone e li lascia affogare in mare.È la prassi, per loro, funziona così.Ed emerge da decine, centinaia, di racconti dei sopravvissuti, ovvero quelli che hanno scelto di tornare in un lager piuttosto che morire in mare.Ma molti preferiscono il contrario.Preferiscono la morte alla Libia. Vede, ministra Lamorgese, una frase come: “Gli accordi con la Libia li teniamo in piedi, la guardia costiera libica sta facendo un buon lavoro”, dimostra solo quello che dovrebbero aver capito tutti, ormai: voi non siete affatto alternativi a Salvini.Siete solo dei pavidi, dei vigliacchi, che preferiscono condannare la gente alla peggiori sofferenze, piuttosto che andare a scontrarvi con la visione del mondo che la destra populista ha creato. E no, ministra Lamorgese, gli accordi de La Valletta non sono “un passo avanti”.La redistribuzione di poche centinaia di persone non è una “vittoria”, non dovrebbe essere neanche un tema politico, per un paese di 60 milioni di persone, figuriamoci per un continente. Quello che state facendo, in pratica, non è negare la narrazione fascio-sovranista di Salvini, che blatera di “invasioni” e “porti chiusi” di fronte allo sbarco di un numero insignificante di persone, ma è fare la stessa cosa, tenendo in vita gli scellerati accordi con la Libia (che resta un paese in guerra), solo facendolo in punta di piedi, gentilmente, senza mostrare i denti a petto nudo e con un mojito in mano. La politica del nostro paese non è cambiata, se non “nei modi”, ministra Lamorgese.Ma la gente, in Libia, muore lo stesso, viene violentata lo stesso, soffre lo stesso le pene dell’inferno, anche se voi non vi esprimete ruttando come chi vi ha preceduti.Quello che state facendo fa schifo, ministra Lamorgese. Per favore, ve lo chiedo in ginocchio: non parlate più di “sinistra” per questa roba.Non nominatela neanche, la sinistra.Non sporcatene il ricordo.