PONTIDA, UNO SPETTACOLO DESOLANTE

PONTIDA, UNO SPETTACOLO DESOLANTE

Sarebbe troppo facile liquidare il caravanserraglio radunatosi a Pontida con parole di scherno. La folla è variopinta e gli oratori straparlano, ma il tasso di odio presente nell’aria è di quelli da bollino nero. Ce n’è per tutti, dal presidente Mattarella fino all’ultimo migrante passando per Greta, Karola, Gad, Roberto, DJ Fabo, Laura, Fiorella e chiunque altro abbia in mente una società fondata sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.Questo non è lo spaccato di un popolo che lotta per la propria indipendenza come il loro eroe immaginario Alberto da Giussano fece contro l’esercito imperiale del Barbarossa. Questa è gente per nulla male in arnese che vorrebbe spazzare via chiunque possa arrecare loro il minimo fastidio, molto più simile ai coniugi di Erba che agli eroi medioevali. Ed i loro rattoppati leader li rappresentano con la massima accuratezza facendo da moltiplicatore alle peggiori pulsioni di una folla senza cultura e senza amore, seminando parole vuote e sfacciate menzogne in un terreno arido di qualsiasi sentimento che non sia l’odio, l’invidia o il disprezzo per tutto e tutti. Uno spettacolo desolante impregnato di violenza repressa e contenuta non da valori morali ma da semplice vigliaccheria, potenzialmente peggiore di quella conclamata delle cosche mafiose che appestano il da essi tanto odiato Meridione. Altro che extracomunitari, con questa gente nessuno può sentirsi al sicuro.Neppure i loro vicini di casa.