PRESIDENTE CONTE, IN ATTESA DEL NUOVO UMANESIMO, FERMIAMO LA VERGOGNA DEI PORTI CHIUSI

PRESIDENTE CONTE, IN ATTESA DEL NUOVO UMANESIMO, FERMIAMO LA VERGOGNA DEI PORTI CHIUSI

Del discorso di Conte una cosa appare certa: il nuovo governo sarà europeo e atlantico. Sicuramente una svolta positiva, dopo l’antieuropeismo e il putinismo di Salvini.Per il resto, a parte le omissioni, come sanità e immigrazione, e le tante belle parole e i buoni propositi, è mancata la centralità del tema della crescita, in un Paese che pericolosamente chiuderà a zero il 2019 e dove cresce la cassa integrazione.Infine, un furbesbo sfoggio di terzietà, un collocarsi super partes, quando invece è chiaro che Conte è stato indicato dal M5S. È questo un punto importante che Zingaretti subito ha colto e che dovrà essere affrontato e risolto.La chiarezza sul programma economico e sociale ma anche la qualità del personale politico che verrà scelto saranno decisivi per determinare il significato dell’operazione che è in corso.Intanto, in attesa di un “nuovo umanesimo”, rivendicato come orizzonte dal presidente incaricato Conte, sotto la presidenza Conte del governo uscente, ancora in carica, prosegue la vergogna dei porti chiusi alla nave Mare Jonio, da cui scendono bambini e malati ma non gli altri naufraghi costretti a inutili sofferenze nel mare in tempesta.