QUEI “BRAVI RAGAZZI” DEL MASSACRO AL CIRCEO

QUEI “BRAVI RAGAZZI” DEL MASSACRO AL CIRCEO

DI CLAUDIA SABARosaria Lopez ha 19 anni.Donatella, 17.Conoscono Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira in un bar dell’Eur.Sono neofascisti della Roma bene.Ascoltano musica insieme.“Sembravano bravi ragazzi”, dirà Donatella in seguito.Le invitano ad una festa.In una villa al Circeo.Donatella e Rosaria accettano.Da quel momento inizia il loro incubo.Violenze, sevizie, umiliazioni di ogni genere. Disprezzo.Meritano di morire.Rosaria viene affogata in una vasca da bagno.Donatella subisce per ore da Izzo, Ghira e Guido.Si finge morta.Le chiudono nel bagagliaio dell’auto di Gianni.Poi le abbandonano a Roma, in via Pola.E’ il primo ottobre 1975.Donatella li sente andare via.Respira. È viva. Urla.Con tutto il fiato che ha in gola.Un vigile la sente.Apre il portabagagli.È salva.Donatella denuncia.Tina Lagostena Bassi la difende al processo.La sentenza arriva il 29 luglio 1976.Ergastolo per Gianni Guido e Angelo Izzo, in contumacia per Andrea Ghira.Nessuna attenuante.Nel 1980, Donatella accetta un risarcimento da Gianni Guido che ottiene una riduzione di pena.Da ergastolo a 30 anni.Ne sconta ventidue.Ghira si arruola nella legione straniera spagnola.Cambia il suo nome in Massimo Testa de Andrés e muore nel 1994 per overdose.Izzo ottiene la semilibertà nel dicembre 2004.Il 28 aprile 2005, uccide Maria Carmela e Valentina Maiorano. E’ di nuovo condannato all’ergastolo.Rosaria e Donatella.Stuprate e torturate da mostri.Gente per bene, dei Parioli.Era il 29 settembre 1975.Il coraggio di Donatella è il simbolo della lotta per la dignità delle donne.“Mi colpivano e io non fiatavo: una morta non prova dolore”, dirà Donatella in un’intervista del 1983.Lo definirono “Il massacro del Circeo”.