SYDNEY SIBILIA RICOSTRUISCE “L’ISOLA DELLE ROSE” PER NETFLIX

A vedere la piattaforma originale, la cosiddetta “Isola delle Rose”, dal nome dell’ingegner Giorgio Rosa che fu promotore dell’iniziativa, era poca cosa. Ma l’utopia è bella per questo, anche se il signor Rosa, scomparso a 92 anni nel 2017, non era proprio un rivoluzionario, anzi detestava i partigiani, militava nel Msi e sognava solo un “paradiso fiscale” (nella finzione sarà incarnato da Elio Germano). Chissà come verrà il nuovo film di Sydney Sibilia dedicato al controverso “sogno adriatico” risalente al 1968. Quattro ragazzi riminesi, amici per la pelle, si misero in testa di costruire una piattaforma oltre il limite delle acque territoriali di allora (6 miglia) allo scopo di creare un comunità di artisti “dediti a pace, pittura, poesia e musica”. Fu vista come una sorta di Repubblica esperantista denominata, appunto, “Isola delle Rose”. C’è anche un libro di Walter Veltroni sul tema, “L’isola e le rose”, del 2012, per Rizzoli, ma gli autori del film non ne fanno cenno a proposito del loro progetto targato Netflix, e magari è meglio così. Leggete qui sotto, per saperne di più. Nei commenti alcuni servizi sulla figura dell’ingegner Giorgio Rosa.https://www.badtaste.it/2019/10/01/incredibile-storia-isola-delle-rose-e-il-nuovo-film-di-sydney-sibilia-in-arrivo-su-netflix/394633/