TRA I 5 STELLE LI CHIAMANO TRADITORI

TRA I 5 STELLE LI CHIAMANO TRADITORI

Meglio capirlo subito: la lealtà era un valore fino a qualche decennio fa, ossia fino alla deregulation morale e culturale imposta dal liberismo vittorioso. Lostesso vale per lo stile, per l’affidabilità, per l’intelligenza, per il rigore e la serietà. O non ve ne eravate accorti che ad avere successo non sono oggi, non dico i migliori, che non è mai accaduto, ma neppure i più abili, i più potenti e neppure i più ricchi bensì i più stronzi e i più cazzari? E che quando qualche persona decente riesce a farsi ascoltare, come Di Maio, come Di Battista, come Greta Thunberg, scatta immediatamente (soprattutto in Italia, mi fa male dirlo) il sarcasmo cinico di chi in realtà non vuole affatto che tornino vincoli etici e comportamentali e responsabilità pubbliche; il partito degli individualisti, del tu-fatti-i-cazzi-tuoi, delle dietrologie e delle conspiracy theory, insomma del qualunquismo, dell’impreparazione e del consumismo come scopo dell’esistenza, non è mai stato così forte.Davvero, come è possibile che qualcuno si stupisca che un arrivista qualsiasi, inutile fare nomi, ce ne sono parecchi, candidatosi l’anno scorso nel M5S probabilmente perché nel Pd o in FI non lo volevano o non si fidavano (ma chi li ha proposti o accettati? chi ha garantito per loro?) adesso passi a un altro partito, giusto in tempo per non versare quanto si era impegnato a dare al partito se eletto in parlamento? Traditore, lo chiamiamo, ma è una parola che ha alcun senso o effetto? Pensate ai grandi modelli degli italiani: i calciatori. Ormai sono dei mercenari in vendita al migliore offerente, interessati solo al denaro, a molto denaro. Non gliene frega niente dei tifosi, della società, men che meno della bandiera o della maglia che non appena ottenuto un contratto oscenamente ricco indossano e baciano in mondovisione, ben sapendo, loro e chi li idolatra, che se il giorno dopo un altro club gli offrisse un milioncino in più se ne andrebbero all’istante, pur essendo comunque pieni di denaro e privilegi a vent’anni o forse proprio per quello. Qualcuno contesta questo modello?Per cui chi ancora creda nella lealtà di qualcun altro è un patetico residuo di un tempo perduto: un anacronismo. Come me. Non c’è però bisogno di essere stupidi. Lotto perché un mondo fondato su dei valori e delle regole torni ad esistere dopo la deriva liberista; ma lottare non significa immolarsi per le proprie idee. Significa agire con scaltrezza per immolare i propri avversari. Credo che il M5S sia la migliore opportunità che l’Italia abbia per ricostruire, lentamente e faticosamente, una società civile, in cui personaggi come Berlusconi, come Renzi, come Lilli Gruber, come Sgarbi, come Boschi, come Bonino, come Calenda, come Vono, suscitino solo disprezzo. Ma per raggiungere questo obiettivo bisognerà essere volpi e leoni, machiavellicamente, non fanatici e ingenui. Leali, se possibile, ma senza alcuna fiducia nella lealtà altrui.