VENEZIA 76 “CUBAN FIVE” FILM SULLE SPIE CUBANE. PENELOPE CRUZ, LA MOGLIE DI UNO DI QUESTE

Un film sulle spie, le spie cubane mandate in Florida negli anni ’90 dal presidente Castro per mettere a nudo i tentacoli di una rete di terrorismo che lavorava con l’appoggio del governo americano, e con ramificazioni nel Centro America. Spie che in America sono conosciute come i “Cuban Five”, e a Cuba sono conosciuti come eroi. Olivier Assayas, regista francese raffinato e combattivo, presenta il suo “Wasp Network”, in concorso a Venezia, ispirato al libro di Fernando Morais “The Last Soldiers of the Cold War”. E rivela di essere stato spiato a sua volta, mentre girava il film, che ha fra i protagonisti Penelope Cruz e Gael Garcia Bernal. “Cuba è un luogo del quale ti innamori subito”, dice Penelope Cruz, che nel film è la moglie di uno dei “Cuban Five”. “Però, era difficile per le persone con cui siamo venuti in contatto esprimere davvero i loro sentimenti, le loro sensazioni”, dice. “Parlare con loro degli ultimi decenni è difficile, e non ho sentito in loro una grande libertà, quando si è trattato di condividere i loro sentimenti più profondi. E questo mi spaventa un po’. Nel 2019, le persone in tutti i paesi del mondo dovrebbero poter dire liberamente come la pensano”. Il regista, Olivier Assayas, ex critico dei “Cahiers du Cinéma”, ha un punto di vista critico verso gli Stati Uniti. “Racconto un gruppo di spie cubane che cercavano di fermare l’attività di gruppi terroristici che hanno compiuto attentati a Cuba. Gli Stati Uniti sono stati estremamente ambigue, per non dire di più, in tutta questa storia”, dice. “L’Fbi ha il compito di combattere il terrorismo, e che cosa ha fatto? Invece di arrestare i terroristi, hanno arrestato quelli che li combattevano”. il resto, se volete, lo potete leggere su Quotidiano nazionale oggi.