ALESSIA HA DIRITTO ALLE SUE SPERANZE E ALLA MAGLIA AZZURRA

ALESSIA HA DIRITTO ALLE SUE SPERANZE E ALLA MAGLIA AZZURRA

La ragazza che sta felice sul podio più alto si chiama Oleysa Korotkova, ma tutti la chiamano Alessia.Ha 21, dei quali i primi tre vissuti in Siberia e gli altri diciotto in Italia. E in Italia ha fatto quello che fanno tante ragazze e ragazzi, si è dedicata a uno sport. Quante volte abbiamo sentito dire “i ragazzi devono fare uno sport per non finire in brutte compagnie”? Alessia lo ha fatto praticando il Taekwondo, un’arte marziale nella quale è diventata una campionessa. Ha conquistato per la sua società italiana tante medaglie nazionali e internazionali. Ha collezionato campionati italiani. Ha esultato e festeggiato in italiano, vincendo le gare internazionali necessarie e acquisendo tutti i punti necessari per essere selezionata per le Olimpiadi, ma la burocrazia italiana le sta impedendo. di realizzare quello che è il sogno di ogni atleta. EAlessia Korotkovache si sente ed è italiana fino al midollo, ha gareggiato e si è impegnata per rappresentare l’Italia, ha studiato e preso la maturità in Italia, ha presentato due anni fa la domanda per diventare italiana stanca di vedersi sbattere porte in faccia dalle eterne lungaggini italiane a 21 anni ha deciso di farla finita con lo sport che ama. C’è solo da sperare che le arrivi al più presto la documentazione della quale ha diritto. Restituirebbe la fiducia nel futuro non solo a lei ma anche ai tanti giovani in attesa del documento come lei. E a noi, perché un Paese che chiude le porte delle speranze in faccia ai suoi giovani è un paese senza speranze.