BIBBIANO. ORA CHE NON CE NE PARLANO NON CI PIACE PIÙ

Sulla vicenda di Bibbiano ho a suo tempo scritto, perfino su un quotidiano molto “attivo”, ma limitandomi a raccontare un paio di storie dolorose i cui conti non tornavano. Ho condiviso l’indignazione collettiva per metodi assi discutibili, da parte degli operatori sociali, che a mio avviso rimangono pericolosi e ideologizzati, nella loro tendenza manipolatoria.Ho pero’ rifiutato di partecipare alla crociata, a alla vanvera oscena con evidenti strumentalizzazioni politiche, dichiarando invece che non vi era da “parlare di Bbbiano”, ma di un sistema minorile evidentemente fuori controllo, ovunque. Per dimostrarlo ho scritto di eventi del tutto simili, ambientati nel leghistissimo e “perbenissimo” Veneto, prendendomi anche una bella valanga di insulti.Ebbene, oggi l’inchiesta sugli affidi, stabilisce che erano quasi tutti legittimi. E ancora torna a girare la giostra squallidissima degli umori gastrointestinali delle folle inferocite e per mesi aizzate.Inutile dire che le distanze che prendo sono ancora piu’ siderali. Non perche’ io tifi per gli allonatamenti, ma semplicemente perche’ il Creatore mi ha dotato di una minima capacità di discernimento: l’inchiesta infatti dice anche che vi sono state molte richieste di allontanamento respinte dal giudice minorile, ovvero avanzate dagli operatori sociali. Questo dovrebbe suonare come una precisa accusa, gradita alle orecchie del popolo forcaiolo: conferma infatti che vi erano abusi, tendenze a scegliere ideologicamente la soluzione dell’allontanamento dalla famiglia. Ma la retorica del ” parlateci di Bibbiano” non ammette discernimento alcuno, vuole tutti i bambini a casa, pure quelli che magari dai genitori venivano davvero maltrattati. E allora tutti a urlare alla scandalo, al complotto, al pasticcio previsto.Ormai determinati a una interpretazione unicamente gastrointestinale della realtà, tutti a schifarsi! Senza nemmeno capire che quell’indagine cosi’ scandalosa, in realtà da ragione proprio a chi sostiene che a Bibbiano si è vissuta una rappresentazione clamorosa e orribile di quanto ogni giorno si verifica in tutto il Paese. Ma son concetti, realtà, risposte che non soddisfano chi vive sui social con la bava alla bocca e magari ora soffre, perche’ abbandonato da una retorica politica terroristica che ha scelto altri temi.