CHAMPIONS LEAGUE: SUAREZ SPEGNE I SOGNI DI UNA BELLA INTER
Lautaro sblocca il match al 2′ poi gli uomini di Conte sprecano molto e vengono puniti nella ripresa.Dura 84’ minuti il sogno di uscire imbattuti dal Camp Nou, poi salgono in cattedra Suarez e Messi e il Barcellona vince anche se l’Inter avrebbe meritato di più. L’Inter spaventa il Barcellona di Messi nella seconda giornata di Champions League, ma torna dal Camp Nou con una sconfitta 2-1.Nella ripresa arriva la reazione dei catalani trascinati da Suarez che si inventa il pareggio con un destro al volo dal limite al 58′ e poi infila il gol vittoria all’85’ dopo uno slalom di Messi. Pecccato perché l’Inter questa partita poteva vincerla.Peccato perché l’Inter questa partita poteva non perderla.Peccato perché invece questa partita l’Inter l’ha persa, anche se non lo meritava .Il tutto appartiene ad un percorso di crescita, appena iniziato, a cui inevitabilmente, appartengono anche queste sconfitte, questi bocconi amari da ingoiare, tutto serve, come sarebbe servita un po’ di esperienza e malizia nel bloccare Messi sullo slaon del secondo gol. Arriva così per Conte la prima sconfitta stagionale, che probabilmente compromette, e non di poco il cammino in Champions, nello stesso girone il Dortmund ha vinto a Praga ( ah quella prestazione sbagliata e quei punti gettati!), ma l’Inter cade in piedi, a Barcellona gli ultimi ad avere vinto sono stati Lippi con la Juve e Zaccheroni con il Milan ( anni 2000) da allora nessuno c’è riuscito, e anche portare via un solo punto è spesso una chimera, ha dimostrato a tutti, sopratutto a se stessa che ci può stare, che il confronto lo può reggere, e anche se non porta punti, non è una consapevolezza da poco. E non serve nemmeno recriminare sull’arbitro, certo in tanti episodi non ha dato l’idea di essere obiettivo, ma anche questo è risaputo, a Barcellona, la spinta emotiva, e il rispetto per la grande squadra, spesso, fa spingere il vento in un’unica direzione.Certo sull’1-0 il, dubbio che ci fosse un rigore a noi rimane, ma ormai fa parte del passato. Alla fine, inutile negarlo, il rammarico c’è, e questa potrebbe essere una notizia positiva per l’Inter, ma di sicuro non sarà questo il pensiero di Antonio Conte – e dei tifosi – a fine partita.I nerazzurri hanno sfiorato l’impresa al Camp Nou giocando con grande personalità, come poche altre volte, per tutto il primo tempo su un campo dove nella propria storia non aveva mai vinto né segnato in Champions League.L’illusione ha le fattezze del gol-lampo di Lautaro Martinez, ma anche delle occasioni lasciate per strada in un primo tempo in cui il Barcellona è stato di fatto messo all’angolo o quasi.I catalani però hanno campioni in grado di fare la differenza è uno di questi, Luis Suarez, ha deciso di farla proprio nella ripresa completando la rimonta fino al 2-1 che sa tanto di beffa per i colori nerazzurri. Se nella bocca di giocatori, allenatore e tifosi rimarrà l’amaro in bocca per un’impresa costruita sul campo ma solo sfiorata alla fine, negli occhi di tutti rimarrà un’ora di grande Inter, tatticamente e tecnicamente parlando. Schierata in campo con un 3-5-2 più simile per induzione a un 5-3-2, gli uomini di Conte hanno saputo aspettare le folate offensive del Barça rendendole spesso innocue, ma soprattutto hanno saputo già al 2′ affondare il colpo recuperando palla a centrocampo e verticalizzando su Sanchez e Lautaro. Da un rimpallo con Busquets è arrivato il pallone buono per l’argentino che non ha sbagliato.Ma è col vantaggio che l’Inter ha saputo giocare al pari con i catalani, aggredendo anche alto il pallone con il grande lavoro di Barella e Sensi e creando altre nitide palle gol, una sprecata da Barella e l’altra disinnescata da offsides e Ter Stegen (miracoloso su Martinez).Qualità nelle giocate e nel palleggio, sempre a testa alta e sempre con le idee chiare su come sviluppare il gioco anche per merito di un centrocampo del Barcellona sottotono. Dettaglio che non è sfuggito a Valverde che a inizio ripresa ha fatto la mossa giusta per raddrizzare una partita che gli stava scivolando via di mano: dentro Vidal e fuori Busquets con De Jong riportato in cabina di regia. Il cileno messo a disturbare Brozovic ha tolto i rifornimenti per le ripartenze veloci all’Inter, dando sostanza nei pressi dell’area di rigore nerazzurra. Per il pareggio però c’è voluta una invenzione tutta di Luis Suarez che, su assist dello stesso Vidal, ha infilato l’angolino con un grande destro al volo. L’Inter dopo il pareggio ha subito il colpo, non è più riuscita a ripartire e pur subendo poche occasioni da gol, alla fine è caduta a cinque minuti dalla fine per un’altra invenzione, questa volta sotto forma di slalom di Messi che dopo aver saltato un paio di uomini ha servito ancora a Suarez il pallone della doppietta e dei tre punti.
