ITALIANE IN COPPA: BENE NAPOLI E INTER, JUVE RIMONTA. ROMA DERUBATA, SOLITA LAZIO

ITALIANE IN COPPA: BENE NAPOLI E INTER, JUVE RIMONTA. ROMA DERUBATA, SOLITA LAZIO

Si chiude con un discreto bilancio la tre giorni di coppa delle italiane: 3 vittorie, 2 sconfitte, e 1 pareggio frutto solo delle allucinazioni dell’arbitro scozzese Collium che ha letteralmente derubato la Roma inventandosi all’ultimo minuto un rigore inesistente e scambiando un colpo di testa di Smalling con un tocco di mano: assurdo. Il Var ormai è diventato uno strumento tecnologico indispensabile a certi livelli e al calcio servono che le partite siano regolari e non falsate: ieri lo è stata.Ai detrattori seriali del Var, fischieranno le orecchie. La Roma, pur ridotta ai minimi termini, causa l’epidemia abnorme di infortuni (e non può essere solo una fatalità a questo punto) aveva comunque disputato ( e vinto) una gara egregia e incamerato tre punti preziosissimi contro la capolista della Bundesliga, grazie ad un bel colpo di testa di Zaniolo ( inopportune e senza senso le parole di Capello in tv), e avrebbe fatto un sostanzioso passo in avanti per la qualificazione.Bravo Fonseca, seppur inbufalito, a portare via i suoi giocatori alla fine per evitare sanzioni controproducenti, ma la rabbia è tanta. Detto della Roma scippata, rimanendo all’Europa League non possiamo dire altrettanto della Lazio, che a Glasgow, ancora una volta, si butta via, andando in vantaggio, con il primo gol in bianco-celeste di Lazzari, rimangono padroni del campo per lunghi tratti della gara, sbagliano il raddoppio, facendosi prima rimontare e poi superare dal Celtic, così che ora, la classifica piange e sarà durissima centrare la qualificazione.È vero che due paratissime di Forster, portiere scozzese, soprattutto incredibile quella al 94’ su siluro di Cataldi, hanno impedito alla squadra di Inzaghi di centrare almeno il pareggio che sarebbe stato più equo, ma è altrettanto vero che la storia si sta ripetendo troppe volte, e che sembra manchi, ad Inzaghi, sempre un centesimo per fare il dollaro. Molto bene Inter e Napoli, benino la Juventus che sta sotto per 75 minuti ma poi ribalta il risultato, male l’Atalanta che però, non dimentichiamolo, aveva un compito proibitivo, in casa del City, squadra favorita alla vittoria finale. La Juventus incappa in una giornata storta: il record di possesso palla per la Champions, e i 20 tiri verso la porta, dari che Sarri ha tenuto a rimarcare, non giustificano una prestazione scadente.Salviamo il risultato, la splendida doppietta di Dybala, l’apporto di Higuain da subentrato, ( certo che chi aveva ipotizzato di cedere entrambi durante il mercato estivo, qualche domanda se la dovrebbe fare) e il meraviglioso Quadrado, ormai una certezza, impiegato da terzino sinistro, e se vogliomo la lucidità e la pazienza di rimanere sullo 0-1 per 75 minuti, e il carattere di non mollare mai e trovare la forza di vincere la gara e ipotecare il passaggio del turno, e il prezioso primo posto del girone.Inutile negare però che da una squadra che è, e rimane fra le favorite alla vittoria finale, e che ha ambizioni di vittoria, ci si aspetta di più, come meglio deve fare De Ligt, ancora troppo impreciso. La giornata nera di Ronaldo la consideriamo un’eccezione e quindi pensiamo che si possa giustificare. Il Napoli, ha colto una vittoria grandiosa, in un campo,difficilissimo, dove da anni non vinceva nessuno.Mertens, oltre che superare nella classifica dei gol un tale di nome Maradona, si è confermato giocatore di livello internazionale e di una rara incisività, ( De Laurentis dovrà fare un sacrificio per rinnovare il contratto).Il gol decisivo di Insigne ha forse riportato la pace definita ( si spera) con Ancelotti poiché lo scugnizzo napoletano deve essere parte integrante di questa squadra è non può rimanere ai margini.Il Napoli rimane in testa al girone e non dovrebbe essere difficoltoso il passaggio del turno, dopo due eliminazioni comsecutive, sarebbe il giusto premio ad una squadra così continua in Italia che, però, in Europa qualche limite lo aveva dimostrato. L’Inter si è rimanesse in corsa. La bella vittoria, in una gara non bella e noiosa, contro il Dortmund gli ha permesso di sistemarsi a pari punti con gli stessi tedeschi, e potersi giocare il secondo posto nel girone, il primo è saldamente nelle mani del Barcellona, proprio nella prossima trasferta in terra germanica. Non ha ripetuto l’Inter la bella prestazione di Barcellona, ma ha trovato il gol ancora con Lautaro Martinez, che sta crescendo in maniera esponenziale, e poi, anche soffrendo, ha dimostrato nervi saldi e tenuta, cosa che a Sassuolo, non era avvenuta. Conte lamenta una rosa con poche alternative, ma ha trovato, forse, un ragazzino, buttato nella mischia per sostituire un’ impalpabile Lukaku, Esposito, classe 2002, che ha dimostrato presto di che pasta è fatto, entrando subito in partita con personalità e autorevolezza e conquistandosi un rigore con sorprendente tenacia ed esperienza un rigore che avrebbe chiuso la gara, se Martinez non lo avesse sprecato. La mancanza di Sensi si sente, e Gagliardini e Candreva fanno del loro meglio, ma non sarà facile per l’Inter tenere il passo nelle due comperizioni, con una rosa troppo risicata e con impegni così ravvicinati. Questo però non significa che l’Inter di Conte non stia facendo il percorso programmata, ora la squadra ha una sua fisionomia, un gioco e anche un temperamento, il secondo posto in campionato deve essere ritenuto più che lusinghiero, e se poi, in un girone complicato, con l’handicap di aver colpevolmente sbagliato la prima gara casalinga con lo Slavia Praga, si riuscisse a centrare il passaggio del turno, sarebbe un successo. L’Atalanta, zero punti in 3 gare, è praticamente fuori, anche se matematicamente, ancora uno spazio di rimonta ci sarebbe, ma non c’è alcun dubbio che, la squadra di Gasperini, ha dimostrato di non possedere, ancora, la caratura internazionale che serve. I 5 gol rimediati a Manchester, sono pesanti, ma ci possono anche stare, pesa però come un macigno, il 4-0 subito a Zagabria, con una squadra non certo migliore di quella bergamasca, e anche la sfortunata-ingenua prestazione casalinga contro lo Shaktar, ( gol preso in contropiede all’ultimo minuto ), crediamo che questa stagione servirà comunque per fare l’esperienza internazionale che serve in certe gare, e comunque applaudiamo la brillante Atalanta del campionato che rimane comunque terza forza del campionato. Il ranking uefa comunque è migliorato quindi bene così.