IN ATTESA DELLO SCONTRO TRA “MATTEI”

IN ATTESA DELLO SCONTRO TRA “MATTEI”

Tra qualche giorno avremo modo di assistere, a Porta a Porta al Matteo VS Matteo. Io vi dico lo spirito con cui guarderò quel faccia a faccia. Sono certo che con attacchi legati alla delegittimazione reciproca giocheranno la carta della reciproca legittimazione: scegliere tra uno dei due, dividere il campo come se ci fossero due uniche opzioni. Cancellare il passato di entrambi per riprogrammare il loro presente e futuro politico libero da tutto ciò che di sbagliato hanno fatto prima. Far scordare agli elettori come hanno rispettivamente esercitato il potere all’interno dei rispettivi partiti e negli incarichi di governo che li hanno visti protagonisti. Sarà un confronto che avrá come obiettivo una sorta di lavaggio catartico del giá fatto, alla ricerca di una nuova verginitá politica che, in un Paese con la memoria corta, non sará neanche tanto difficile ottenere. Guarderò quel duello non come si dovrebbe guardare la presentazione di due letture diverse della realtá, il confronto tra due modi diversi di vedere il mondo, di interpretarlo e di migliorarlo. Sará semplicemente una gara; a chi fará la battuta migliore, a chi risulterá più simpatico, a chi eserciterá meglio “l’arte di ottenere ragione” non attraverso i contenuti ma attraverso il proprio “io affabulatore”. Alla fine non ci sará un vincitore. Vinceranno entrambi. Determineranno il campo sul quale costringeranno gli altri ad affrontarsi. A meno che… A meno che in un sussulto di autodeterminazione gli spettatori-elettori non capiranno il gioco e penseranno, al di là di militare in un fronte conservatore od in uno progressista, che in ogni caso, un altro mondo senza “Mattei” è possibile! Insomma, quella sera mi accomoderò in poltrona come chi lo fa mettendosi a guardare una fiction. Ma, per capirci, non Montalbano ma qualcosa tipo “Ciranda De Pedra”. Quelle in cui prima alzano la cornetta per dire pronto e solo dopo squilla il telefono!