BLACK FRIDAY A RISCHIO SCIOPERO PER AMAZON

BLACK FRIDAY A RISCHIO SCIOPERO PER AMAZON

Lo sciopero nelle città di Torino e Cuneo degli addetti alla distribuzione, ha alla base una ragione importante: “i carichi di lavoro estenuanti”. Questo è quanto affermano i lavoratori, che l’azienda di Seattle tiene a precisare, non sono dipendenti della Compagnia ma fornitori. In una nota spiega che: “Per le consegne ai clienti, Amazon si avvale di piccole e medie imprese specializzate e richiede che i fornitori dei servizi di consegna rispettino il Codice di Condotta dei Fornitori Amazon”. Sempre nel comunicato della Compagnia viene illustrato come questa chieda ai fornitori la garanzia che “gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada, e guidino in modo sicuro”.Dal testo si apprende inoltre che: Amazon opera verifiche su qualunque segnalazione di non conformità.La mole dei colli da consegnare è girata ai fornitori di servizi di consegna in maniera appropriata e regolamentata sulla base della densità dell’area in cui sono destinate le consegne, sulle ore di lavoro, sulla distanza da percorrere.Amazon assegna le rotte ai fornitori di servizi che poi a loro volta le destinano ai propri autisti, in base alla loro disponibilità. In altre parole parrebbe essere proprio Amazon ad essere il primo garante della tutela dei lavoratori, almeno è quanto dichiara nella nota resa in merito all’agitazione sindacale. Ma al contempo l’azienda vuole dimostrare di essere sollevata da eventuali responsabilità di carichi di lavoro eccessivi nei confronti dei fattorini. Ad ogni modo il Black Friday è prossimo e la consegna delle merci potrebbe risentirne della protesta. Il venerdi è appunto uno di quei giorni che la mole degli ordini al colosso dell’e-commerce registra picchi in salita. L’agitazione seppure non riguarda il centro principale di Torrazza Piemonte, interessa però gli operatori della distribuzione delle merci connessi ai poli di smistamento di Brandizzo (Torino) e Marene (Cuneo). Sono gli stessi lavoratori a spiegare meglio le ragioni dello sciopero indetto dalla Uil Trasporti del settore logistica. Si denunciano “carichi di lavoro estenuanti” e si chiede maggiore sicurezza sul lavoro. Quali che siano le “misure” è logica la deduzione che al cospetto di orari serrati o di un “giro” fitto di consegne, ne risente comunque l’aspetto psicologico ma anche quello fisico del fattorino, e in caso di troppe ore alla guida andrebbe a determinarsi un calo notevole del fattore sicurezza. I lavoratori incroceranno le braccia (senza preavviso) per 16 ore, ad iniziare da domani, mercoledi 27 novembre.La scelta dei giorni subito precedenti al Black Friday, potrebbe compromettere gli incassi di tutta la settimana. Una “strategia” tesa quindi a colpire duramente. Le promozioni ed i forti sconti on-line sono iniziati lo scorso venerdi 22 novembre e arriveranno fino a lunedi 2 dicembre, poichè lasceranno il posto al Cyber Monday.In base ad un rapporto del Codacons, il giro d’affari quest’anno toccherà i 2 miliardi di euro, che rispetto allo scorso anno registra un incremento del 20%. Dagli acquisti in rete si prevede un’incidenza di circa 1,4 miliardi di euro, anche perchè in base alle ultime stime, per i regali di Natale un terzo di questi sarà acquistato approfittando del Black Friday. Un caposaldo del consumo quindi il “venerdì nero”, un appuntamento che non può essere “inquinato” da eventuali disservizi, ritardi o quant’altro possa incrinarne l’appetibilità da parte del consumatore. Nulla lascia pensare che Amazon non applichi quanto descritto nella sua nota in merito allo sciopero, ma resta allora da capire se queste condizioni e i relativi controlli, siano vincolanti in maniera intransigente o se venga applicata troppa elasticità e disinvoltura. Detto chiaramente, l’Azienda stila queste regole solo come facciata o tiene realmente ai lavoratori? Poichè se l’ipotesi che prevale fosse la seconda, allora ci dovremo aspettare un cambio dei fornitori dei servizi di consegna o per lo meno che rappresentanti della società scendano in mediazione ascoltando le lamentele dei lavoratori.Quando arriva un pacco è sempre motivo di soddisfazione, ma deve restare imperativo il sentimento di tutela per chi quel pacco lo viene a consegnare.