C’È IL SIMBOLO DELLA PACE SU QUELL’ALTARE, C’È UN CANTO CHE SPEZZA LE CATENE

Si aspettavano lo scandalo, si aspettavano il disordine. Già prefiguravano la cacciata dal Tempio.Pensavano a quel canto, a Bella Ciao, offrendo in cambio la condanna di eresia.Qualcuno si diceva, avrebbe voluto raccontare quella “vergogna” ed offrire, proporre, la cacciata, la scomunica. Non sappiamo quale spirito li muovesse. Richiamati i giornalisti per far vedere al mondo che, a Pistoia, c’è un prete che non è più “ortodosso”.Ed invece c’è stato un Canto ch’è andato oltre. E loro, tutti loro, non hanno compreso.Non si sono resi conto, perché già non comprendevano, già la loro Fede era ben distratta. Vicofaro ancora una volta ci ha chiamato all’ascolto ricordando che il bene comanda su tutto E così è risuonato, nel corso della celebrazione, un canto “nuovo” che nuovo non è, che parla, anche questo di bene, di amori, di azione concreta, un Canto che ancora non è messo all’indice: Mentre trascorre la vitasolo tu non sei mai;Santa Maria del camminosempre sarà con te. Vieni, o Madre, in mezzo a noi, vieni Maria quaggiù.Cammineremo insieme a te verso la libertà. Quando qualcuno ti dice:“Nulla mai cambierà”,lotta per un mondo nuovo,lotta per la verità! Lungo la strada la gentechiusa in se stessa va;offri per primo la manoa chi è vicino a te. Quando ti senti ormai stancoe sembra inutile andar,tu vai tracciando un cammino:un altro ti seguirà. Ave, o piena di grazia,il Signore è con te.Ecco l’ancella di Dio,opera Tu in me. La tua risposta, Maria,diede a noi Gesù;ciò che tu avevi credutoecco si avverò. Tu sei la luce a chi credenel Figlio tuo Gesù.Tu sei speranza e certezzache Lui ci cambierà. Un canto di luce, speranza e di certezza di un cambiamento che arriverà. Solo dopo abbiamo ascoltato Bella Ciao, solo dopo conclusa la funzione, solo allora abbiamo sentito risuonare quel canto che che racconta l’essenza dello stare insieme nella società, nella giustizia della democrazia L’abbiamo ascoltata e cantata non certo in per creare scandalo, non per dare una scossa alla nostra umile FedeNon c’era nessuna vendetta, nessuna sfida, nessuna voglia di nuovi proseliti.Ma anche per ricordare che nessun dialogo è possibile con chi fomenta odio, con chi crea lacerazioni, con chi rinuncia a vedere dentro se stesso l’ultima traccia di bene