VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE FINANZA AL DECRETO FISCO. ITALIA VIVA DICE NO AL CARCERE AGLI EVASORI

VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE FINANZA AL DECRETO FISCO E’ una maggioranza divisa su tutto, accusa l’opposizione. Che sta insieme solo per scongiurare il ritorno alle urne che li manderebbe inesorabilmente a casa, incalza Salvini. Forte dei sondaggi che incoronano la Lega come primo partito. L’ultima spaccatura ieri inCommissione Finanza della Camerache dopo una maratona di ben 14 oreha dato ilvia libera al Decreto Fisco. Decreto atteso ora in Aula per la discussione generale forse fin da stasera ma molto più probabile da domani. Diverse le novità contenute.Lo slittamento a settembre della scadenza del 730 e il rinvio a marzo delle multe per i seggiolini bebè, solo alcune tra le più rilevanti. A scaldare gli animiil voto contrario di Italia Viva alle norme sul carcere agli evasori fiscalimentre tutto il centrodestra abbandona la Commissione prima del voto. Rimane l’innalzamento complessivo delle pene ma sarà meno consistente per i reati minori. Dopo il no al carcere per i grandi evasoriItalia Viva bissa il diniego all’emendamento per rinviare le norme di equiparazione dei partiti alle fondazioni,approvato con i voti di M5s, Pd e LeU. ‘Di giorno sui social fanno i moralisti, poi di notte salvano le loro fondazioni’, twitta Renzi, dopo la decisione di rinviare la norma della ‘spazzacorrotti’ per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni. E’ solo un rinvio tecnico e non politico, precisa Fratoianniresosi necessario per far fronte a una precisa richiesta degli organi di controllo chiamati a verificare circa sei mila organizzazioni e oltre 5000 politici.Nessuna strumentalizzazione, né tanto meno emendamenti scritti in silenzio o peggio ancora sotterfugi di sorte, chiarisce l’esponente di Leu. La polemica continua.Il tema del finanziamento ai partiti li vede contrapposti.Aver abolito quelli pubblici si è rivelato un errore, attacca Forza Italia. Che insieme a Italia Viva ha votato contro al Dl Fisco.