LA CRISI DEL NAPOLI CONTINUA, SOLO UN PARI CON IL GENOA 0 A 0. LA SQUADRA ESCE TRA I FISCHI DEL PUBBLICO
Ci si aspettava una gara rabbiosa, un guizzo d’orgoglio per cancellare tutto quanto successo in settimana. Non è stato così, la squadra si è ritrovata solo in quell’abbraccio generale prima della gara ma in quanto alla partita la squadra ha risentito dell’aria che tira tra lo spogliatoio, la società e i tifosi. Tifosi che per un lungo tratto della gara hanno anche sostenuto gli azzurri ma tutto è stato poi chiuso con assordanti bordate di fischi verso la squadra che usciva a testa bassa dal campo. La gara è stata animata più dal Genoa che dal Napoli, gli uomini di Thiago Motta hanno dominato a centrocampo giocando la loro partita nel non possesso, trovando sempre un compagno libero che dettasse il passaggio al possessore di palla. La squadra di Ancelotti ha creato qualche pericolo e il portiere Radu è dovuto intervenire solo in un paio di occasioni in modo determinante, una nel primo tempo, tiro di Zielinski a fil di palo deviato ; un’altra nel secondo tempo, colpo di testa di Elmas e qui è stata un prodezza de giovane portiere genoano che ha letteralmente tolto la palla dalla rete. Per il resto sterili attacchi del Napoli, che pure aveva segnato al primo minuto con Insigne ma la rete era viziata da un fuorigioco precedente di Lozano e quindi giustamente annullata. Il Genoa ha anche costruito azioni pericolose ma Ospina non ha dovuto intervenire quasi mai, solo qualche uscita alta e niente più, questo grazie alla buona serata di Koulibaly che è apparso in ripresa rispetto alle ultime gare, così come Maksimovic. Il gioco del Napoli però è apparso troppo lento e quindi prevedibile, passaggi laterali e poche verticalizzazioni, tanti passaggi sbagliati e poche idee. Gli unici che si sono dati da fare: Mertens, che ha tentato di saltare l’uomo in continuazione per mettere in difficoltà la difesa rossoblu; Di Lorenzo che le ha tentate tutte sulla fascia destra per costruire qualcosa, anche se i cross sono sempre stati ben controllati dalla difesa del Genoa, anche quando Ancelotti ha mandato in campo Llorente. Ma si è visto chiaramente che la squadra di stasera, confermando le ultime prove insufficienti, è ben lontana dal poter risolvere questo momento di impasse. Le statistiche parlano chiaro, un 42,5 di possesso palla contro il 57,5% del Genoa; 19 tiri in porta di cui solo 7 nello specchio della porta, è una delle poche volte che il Napoli esce perdendo il possesso palla e questo la dice lunga sulla crisi della squadra. Troppi uomini al di sotto del loro standard, Fabian Ruiz, il più irriconoscibile, non per l’impegno perché ha corso tanto, ma per le tante palle perse, per i tanti duelli persi a centrocampo per le tante scelte sbagliate in sede di impostazione. Lo stesso Callejon, troppo nervoso, non ha dato quel che di solito riesce a dare alla squadra anche nei momenti negativi. Ma la cosa principale che manca alla squadra è un gioco corale, tutte le azioni che gli azzurri riescono ad imbastire sono frutto di spunti personali e non la conseguenza di schemi ben studiati e collaudati. In tutto questo bisogna dare un plauso al Genoa che ha giocato in modo ordinato, pulito e con grande personalità, un’altra cosa che è mancata alla squadra di Ancelotti. Ora ci sarà la sosta per la Nazionale, sosta che arriva a puntino per cercare di trovare quella serenità persa nel corso dell’ultima settimana, anche se nell’ambiente azzurro si parla di malumori che durano da tempo e che sono sfociati con il rifiuto di tornare in ritiro dopo la gara di Champions con il Salisburgo. E’ comunque urgente un chiarimento generale tra le parti in causa, un faccia a faccia che potrebbe riportare serenità e motivazioni, la stagione in fondo è ancora lunga e oltre al campionato ci sono Champions e la Coppa Italia da onorare con prestazioni certo più all’altezza di quella di stasera e, specialmente, del potenziale che il Napoli ha ma che non è riuscito a mettere in campo se non in pochissime occasioni, e a tratti. Alla ripresa il Napoli si recherà al Meazza per incontrare il Milan, un’altra “grande” in difficoltà, dopo quella gara si saprà per chi delle due sarà passata la nottata.
