IL PRESEPE, QUEST’ANNO

Il Presepe, quest’anno, più di quello degli altri, vuol dire andare pellegrini dove ogni cosa è indispensabile.Dove tutto è sopravvivenza.Dove regna il sentimento umano. Dove governa la bellezza.Vuol dire visitare un chiostro che ci ricorda una famiglia “particolare”, unica, all’opposto del mondo di chi oggi vuol insegnarci a voler bene al proprio io.Vuol dire una parola buona ad un nostro caro, ma soprattutto a chi ci è lontano.Vuol dire una visita ad un malato, ad un anziano.Vuol dire stare in compagnia, spendere il denaro più prezioso, il proprio tempo, insieme a chi non finge di sorriderti ma lo fa per davvero.Significa ammirare la cometa nel cielo e tenere i piedi saldi in Terra.Vuol dire “mettersi il grembiule” dopo una preghiera.Vuol dire calarsi davvero nelle periferie subito dopo un breve discorso politico.Vuol dire tendere una mano, regalare un abbraccio.Sostenere chi non ha nienteVuol dire soprattutto che anche quest’anno, il presepe, non dura lo spazio di un Natale