SALVIAMO OHARA BORSELLI

Io non sapevo chi fosse Ohara Borselli fino a quando non ne ho letto sul Fatto Quotidiano, che ha il demerito di averne accresciuto lapopolarità, promuovendola involontariamente a eroina dell’ultradestra. Lei è una donna avvenente della quale, mio malgrado, non condivido la maggior parte di ciò che dice. Soprattutto quando, per giustificare Salvini, ribadisce che sì, il povero Cucchi era un drogato; forse a sostenere che, in fondo, se l’è proprio cercata? Comunque, per la Ohara, dopo l’”avvocato” Porro è poi intervenuto nel collegio di difesa anche l’“avvocato” Sallusti, sostenendo che se, ad esprimere opinioni politiche si invitano la Parietti, la Ferilli e la Mannoia, tutte di sinistra, è sacrosanto invitare una barricadera di destra come la Borselli. Il che non fa una piega. Come il decidere di non ascoltarla, e di cambiare velocemente canale. Ma non per preconcetta ostilità, quanto perché Porro e Sallusti ci hanno spiegato fin troppo bene a quale compito la vogliono adibita. Di semplice ventriloqua della destra, mentre noi la riteniamo in grado di spaziare a 360 gradi, e persino di scendere in piazza con le sardine.