«L’UOMO FORTE» AL POTERE? USIAMO IL CERVELLO SE NON CI ARRIVIAMO CON LA MEMORIA

Da un’indagine del Censis emerge che circa il 48% degli italiani vorrebbe un “uomo forte” al governo.Uno che non debba preoccuparsi di maggioranze ed elezioni per governare, che possa fare come gli pare e decidere da solo. Poco meno della metà degli italiani sogna una bella dittatura, insomma. E la percentuale cresce enormemente tra gli operai. Ed è singolare, perché gli operai, ma anche gli studenti, le donne (avete fatto caso al fatto che nessuno parla mai di “donna forte”? Chissà perché), i lavoratori sottopagati e i disoccupati, sono proprio quelli che dovrebbero essere più spaventati dall’avvento di un eventuale “uomo forte”. Perché forse non è chiarissimo a tutti come funzionano le cose con gli “uomini forti”, ma in realtà è molto semplice.L’uomo forte, chiunque egli sia e da qualunque estrazione politica provenga, ha bisogno di una cosa sola per governare: di soldi.Perché senza soldi, semplificando al massimo, non può garantire gli stipendi agli statali, all’esercito, alle forze dell’ordine, in generale a tutti quegli organismi e a quelle categorie che gli servono per restare al potere. E quei soldi glieli possono garantire solo pochi interlocutori: la grande finanza, i grandi investitori o i grandi gruppi industriali, oppure un governo estero che lo aiuti a restare a galla, ovviamente per fare i propri interessi.Non glieli danno gli operai, i disoccupati, i precari. E gli interessi della grande finanza, dei grandi gruppi industriali o delle superpotenze estere (in questo caso di quelle che pagano in rubli), inutile a dirsi, non coincidono praticamente MAI con gli interessi del poveraccio Italiano.Strano, eh?Chi avrebbe mai detto che la grande finanza e Putin non mettono la signora Maria, disoccupata di Catanzaro, al primo posto delle proprie preoccupazioni? In parole povere: più sei povero, più sei precario, debole e vessato, più dovrebbe farti paura “l’uomo forte”, anche se al momento non te ne rendi conto. La migliore sintesi di questa cosa l’ha fatta Liliana Segre: “Chi vuole l’uomo forte al potere è perché non lo ha mai provato”. Ed è così.Ed è per questo che si insiste sempre su quanto sia importante conservare la memoria di ciò che è stato: perché non accada mai più. Proviamo ad usare il cervello dove non arriva la memoria, allora.