FEMMINICIDIO, L’INPS RINUNCIA AL “RISARCIMENTO”

FEMMINICIDIO, L’INPS RINUNCIA AL “RISARCIMENTO”

DI CLAUDIA SABAMarco Loiola aveva colpito a morte nel 2013, la moglie Cristina Biagi di 38 anni e ferito gravemente con sei colpi di pistola, Salvatore Galdiero, convinto fosse il suo amante.Oggi, di quel femminicidio, resta la richiesta di centoventiquattromila euro da parte dell’Inps, quale risarcimento per Salvatore Galdiero.E secondo l’ente, dovrebbero essere le figlie minorenni di Cristina ad occuparsi del rimborso per l’invalidità di Galdiero.Due ragazzine di 12 e 14 anni.Un appello è subito partito da Teresa Bellanova, responsabile del dicastero dell’Agricoltura, che su Facebook ha chiesto all’ente di rinunciare alla richiesta.Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha già chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.Nei prossimi giorni è previsto un incontro con il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, per cercare soluzioni e tutelarele persone coinvolte nella vicenda.L’INPS precisa che da tempo e “vicino alla famiglia Biagi e continuerà ad esserlo”.Le vittime di femminicidio hanno il diritto di essere protette.E forse, grazie anche all’intervento di Mattarella, domenica a Radio Capital, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha annunciato che rinuncera’ al rimborso: “La lettera con la richiesta di risarcimento è un atto dovuto, ma l’Inps ha già contattato i familiari avvisandoli che non ci sarà alcun atto esecutivo”.