FALSA PARTENZA PER GATTUSO, IL NAPOLI PERDE IN CASA CON IL PARMA
Ancora un colpo a vuoto per il Napoli con Gattuso che in settimana ha preso il posto di Ancelotti e nemmeno questo cambio è servito per dare una scossa all’ambiente che pare ancora sotto choc per quanto accaduto nelle settimane scorse. Non serve attribuire colpe, non serve cercare colpevoli, va solo preso atto della situazione e giocare giorno per giorno cercando di ritrovare serenità e autostima per sbloccarsi, e neanche fissare obiettivi serve, perché guardando i numeri ci si potrebbe deprimere ancora di più. E’ quindi sul morale che Gattuso deve lavorare, gli errori che si sono visti non si capisce se sono tecnici, i precedenti di questa squadra lo escluderebbero, o se sono mentali nel qual caso vanno analizzate e chiarite cercando una soluzione. Passando alla gara Rino Gattuso cambia modulo e mette in campo un 4 3 3 con Meret tra i pali, in difesa Di Lorenzo, Manola, Koulibaly e Mario Rui. A centrocampo Fabian Ruiz, Allan e Zielinski a supporto del tridente composto da Callejon, Milik e Insigne. Si parte e dopo soli 4 minuti il Parma è in vantaggio, Koulibaly fa un erroraccio, ne approfitta Kulusevski che supera il senegalese che perde il passo e cade dando via libera a Kulusevski che trafigge Meret. Nell’azione Koulibaly si infortuna ed è costretto ad uscire, al suo posto Luperto. E non è tutto, il Parma in ripartenza potrebbe raddoppiare in un paio di occasioni ma Manolas e Luperto riescono ad intervenire e scongiurare i pericoli. La squadra appare preoccupata, quasi nel pallone, specie nel primo quarto d’ora quando le ripartenze del Parma rischiano di chiudere la partita anzitempo. Poi gli uomini di Gattuso si rianimano, spinti anche dal pubblico, e cresce il volume di gioco mentre il Parma si chiude nella sua metà campo ed aspetta ben piazzato di ripartire con le sue due punte ma Manolas e Luperto pare abbiano preso loro le misure. La squadra gioca alta spinta da Fabian Ruiz e Zielinski, il polacco prova pure a concludere da lontano ma fuori misura. Il Napoli riesce anche a creare qualcosa ma gli errori in conclusione vanificano gli sforzi. E’ ancora Zielinski a mettersi in luce ma arrivato alla conclusione si perde e tira altissimo. Anche Insigne si da da fare ma non trova mai il colpo vincente o l’assist per il compagno di reparto Milik che si smarca, rientra a centrocampo ad aiutare, pressa ma di palloni giocabili in avanti pochi. L’occasione migliore arriva alla mezz’ora quando Milik mette Insigne davanti al portiere, una palla da mettere dentro, ma pur scivolando Insigne riesce a tirare, male, e la palla si perde incredibilmente sul fondo. Eppure non si può dire che il Napoli giochi, fa la partita, tutti si muovono con impegno ma mancano le conclusioni, quell’ultimo tocco che è mancato anche con Ancelotti in panchina. Poi ci prova Fabian Ruiz dopo un’azione molto elaborata ma il tiro dello spagnolo è debole, quasi un passaggio al portiere Sepe. Il Parma si riaffaccia di tanto in tanto dalle parti di Meret che in un’occasione deve intervenire con bravura, e fortuna, deviando sul palo un tiro di Gervinho a botta sicura. Nel finale di tempo l’arbitro Di Bello di Brindisi fischia un rigore per un presunto fallo su Zielinski ma lo stesso arbitro rivedendo l’azione decreta un calcio di punizione dal limite, senza risultati. Secondo tempo, Gattuso sposta Fabian Ruiz in regia ed Allan mezz’ala e proprio Allan serve Insigne che segna ma in netta posizione di fuorigioco ma la mossa pare azzeccata perché la squadra comincia a girare meglio, con più scioltezza. Il Parma ben organizzato resiste chiudendo ogni spazio al Napoli che fatica a trovare varchi per lanciare il tridente. Di Lorenzo a destra e Mario Rui a sinistra svolgo un buon lavoro ma i cross che ne derivano sono preda dei difensori ducali. Al minuto 57′ punizione per gli azzurri, batte Insigne che finalmente trova la porta ma Sepe risponde ottimamente. A Insigne replica Milik di testa ma il portiere ex azzurro non si fa sorprendere. Gattuso poi tenta il tutto per tutto sostituendo Allan con Mertens quindi cambiando ancora modulo con un 4 2 3 1 molto spinto in avanti. Anche stavolta Gattuso indovina il cambio e il belga lo ripaga vivacizzando l’azione e proprio dal suo piede parte il cross per Milik che stavolta non da scampo a Sepe, 1 a 1. Poco dopo Mario Rui entra in area e spara alto, ignorando Milik e Mertens in posizione favorevole. Poi ancora Gervinho su di una ripartenza dribbla la difesa del Napoli e Meret di piede compie l’ennesimo “miracolo” della serata. Poi ancora Zielinski in zona tiro con lo stesso risultato, pallone alle stelle. Poi esce Insigne rilevato da Lozano, fischi per Lorenzo. Nel finale il Napoli prova a portare a casa l’intera posta mentre Il Parma si chiude ancora di più in difesa. Ci prova Mertens dalla distanza, la vola sopra l’incrocio dei pali. Stessa sorte per un altro tentativo di Mertens, sempre da lontano ma ancora fuori bersaglio. L’arbitro decide per quattro minuti di recupero e Gervinho spara alto graziando il Napoli dopo aver seminato il panico nella difesa azzurra. Ma non concede altre grazie quando, in ripartenza con Kulusevski si trova solo davanti a Meret che stavolta nulla può, 2 a 1 per il Parma, risultato che affossa Gattuso e gli azzurri, un risultato che il Napoli suona come una beffa perché arrivato proprio all’ultimo respiro ed anche perché la squadra ha mostrato segni di miglioramento. Prossimo turno Sassuolo Napoli prima della pausa natalizia che certamente darà più tempo a Gattuso per incidere e dare alla squadra quel che serve, il suo carattere e la serenità necessaria, cose che onestamente in tre giorni era difficile metter in atto.
