BUONGIORNO UN CORNO! LUNEDI’ 16, UN FACILITATORE AL GIORNO …
Grande rivoluzione in casa 5 stelle, ad affiancare il leader Di Maio, in grande difficoltà fuori e dentro il movimento fondato da Roberto Casaleggio e Beppe Grillo, sarà un team denominato come “I Facilitatori”. Il simpatico gruppetto è ispirato al modello della Marvel “The Avengers” ed è infatti composto da supereroi della politica. Tra loro Emilio Carelli, nemico giurato della vecchia politica, quella di Giolitti s’intende, visto che è stato a lungo accasato da Berlusconi come uomo Mediaset, il suo superpotere consiste nel mantenere sempre la stessa espressione. Paola Taverna, una testa pensante pentastellata, quella che “c’è un complotto per farci vincere”, che risponde a un cittadino “tu nun te poi permette de chiamamme politico”, e in effetti è davvero difficile capacitarsene, con le mani “a cucchiara” mentre urla in Parlamento “c’avete rotto li cojoni”, detta The Queen per la sua delicatezza, il suo superpotere consiste nel gridare fino a coprire il rumore di un Boeing 747 in fase di decollo. Ma soprattutto c’è lui, dinanzi al quale qualsiasi autore satirico china il capo in segno di rispetto, Danilo Toninelli, l’eroe del picnic sul Ponte Morandi, la massima concentrazione possibile in casa M5S, la dimostrazione che c’è una speranza per tutti nella vita, il cui superpotere è dire cazzate senza nemmeno bisogno di parlare. Ma cosa dovranno fare The facilitators? Lo dice la parola stessa, affiancheranno il leader Di Maio che li delegherà per la gestione dell’ordinario, dovranno per esempio aprire la porta, passare la bottiglietta dell’acqua, comporre i numeri al telefonino, sillabare piano la parola “De Fi Cit”, aiutare il capo a decidere da solo. I cambiamenti climatici non esistono. E’ per questo che nel sud dell’Australia, nel minuscolo villaggio di Oodnadatta, la temperatura la prossima settimana toccherà i 50,8 gradi centigradi. 42 gradi la media nel paese con punte di 46, 57 incendi e milioni di ettari di vegetazione distrutti nel New South Wales oltre a migliaia di canguri e koala carbonizzati. Troppo poco affinché a Madrid, in Spagna, la 25esima conferenza sul cambiamento climatico organizzata dall’Onu, detta COP25, si concludesse senza un sostanziale fallimento. Tutte le decisioni sono state rimandate al prossimo incontro a Glasgow nel 2020. Il problema del Climate Change è tra quelli presi più a cuore dai grandi organi d’informazione italiana: Mediaset infatti ha appena confermato che anche per il 2020 durante le previsioni del tempo farà ricorso alle meteorine. Le sardine protagoniste della vita politica italiana. Il movimento spontaneo ha capito finalmente perché si è costituito e dove sbaglia grazie a un articolo di Barbara Palombelli pubblicato su Libero quotidiano. Con le idee quindi finalmente più chiare le sardine si sono poste come obiettivo di rappresentare più di un italiano su quattro. Fa però discutere la quinta pretesa o proposta presentata sabato alla manifestazione di Roma “Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma. E’ il momento che la violenza verbale venga equiparata alla violenza fisica”. Non è democratico perché tradurre questo principio in termini pratici significa escludere dalla vita sociale l’intero gruppo dirigente di M5S che oltre a violentare i verbi violenta articoli, avverbi, congiunzioni e pronomi. Alla fine un miliardo di euro circa per salvare la Banca Popolare di Bari si è trovato nel Consiglio dei Ministri di ieri. Senza un intervento pubblico la banca rischiava la liquidazione, con la conseguenza di coinvolgere anche i correntisti. In realtà però chi rischiava di più erano gli azionisti dell’istituto, che hanno visto precipitare il valore dei loro titoli. Sarebbe facile, oltre che giusto, far notare che non si trovano mai i soldi necessari ai servizi sociali e assistenziali ma per le banche si trovano sempre, le radici del populismo affondano in questo continuo privilegio di cui godono i banchieri. Ma nello specifico a partire dal 2015 abbiamo assistito ai salvataggi delle banche Etruria, Marche, CariFe e CariChieti, al crack di Mps, alla fine di Popolare Vicenza e Veneto Banca e di Carige oltre che come abbiamo visto Popolare di Bari. Come è possibile che nessuno si accorga mai di niente fino all’ultimo giorno? Il settimo articolo del Testo Unico bancario prevede che chi ispeziona le banche ha il dovere di riferire soltanto al direttorio di Bankitalia, ma Governatore e direttorio non hanno l’obbligo di condividere le informazioni con altri enti come la Consob. Quindi se in Bankitalia decidono che una banca deve essere tenuta in vita i risultati dell’ispezione vengono occultati senza infrangere la legge. Sarebbe stato perciò il caso, prima di sborsare l’ennesimo denaro pubblico per salvare una banca quando ormai la situazione era fuori controllo, di pretendere le dimissioni degli organi di vigilanza di Bankitalia. Come spendevano i soldi alla Popolare di Bari? L’ex patron del Bari calcio per esempio, secondo la procura del capoluogo pugliese, con la complicità di alcuni funzionari della banca per evitare una penalità per la squadra forniva documenti retrodatati alla Covisoc. Poi arrivi tu a chiedere il mutuo o un prestito perché devi campare e i soldi non ci sono. Si chiama società divisa in classi, non c’è bisogno di fare una commissione parlamentare per questo, è tutto molto chiaro. Si parla spesso di crisi della stampa ma nel Regno Unito la versione cartacea dell’inaffidabile Daily Mail è il secondo tabloid più venduto del paese dopo il Sun, che gode però di una reputazione ancora peggiore, e ha quattro volte e mezzo i lettori del Guardian, uno dei quotidiani britannici più autorevoli. Al Daily Mail è ormai riconosciuta scarsissima affidabilità a livello internazionale, eppure continua a essere ripreso con cadenza settimanale dai giornali di mezzo mondo. In testa alla classifica indovinate chi c’è? Ovviamente l’Italia, dove soltanto in questa settimana i venti principali quotidiani nazionali hanno citato per ben 49 volte il Daily Mail, contro le 12 citazioni del Guardian. Uno degli sport preferiti del Daily Mail più ripresi dalla stampa nostrana riguarda gli attacchi costanti a Meghan Markle, la moglie del principe Harry. Da questo tipo di citazioni si può capire non tanto la crisi del Daily Mail quanto quella della stampa italiana.
