ANTISARDINE, SUONATEVELA E CANTATEVELA

ANTISARDINE, SUONATEVELA E CANTATEVELA

Nessuno, probabilmente neppure il loro frontman Mattia Santori, può sapere come il movimento delle Sardine evolverà in futuro. Allo stato attuale le Sardine hanno una connotazione politica certamente antifascista e antiviolenta, ma altrettanto certamente embrionale e piuttosto naif. E’ per questo ovvio che eccessivi entusiasmi generati da una situazione politica generale deprimente potrebbero andare delusi e che sia più che ragionevole essere prudenti. Se la prudenza è legittima e una certa diffidenza è comprensibile, trovo che sia assolutamente inaccettabile la veemenza con cui gran parte di coloro che si autoposizionano a sinistra del Partito Democratico stanno attaccando le Sardine. Ho letto sui social attacchi virulenti basati sul nulla e puntualmente smentiti dai fatti in occasione della gaffe su Casapound e sull’uso del verbo ABROGARE in relazione ai decreti sicurezza, e ieri incredibilmente accuse di razzismo per non aver ceduto il palco di San Giovanni alle cosiddette Sardine Nere che senza alcun accordo e pianificazione chiedevano di parlare. Delusione e rabbia per tanta stolida avversione stanno accompagnando le mie giornate, raddoppiate quando mi accorgo che gli autori sono miei interlocutori abituali.Per questo ho deciso di ignorare totalmente una “letteratura” tanto forsennata quanto funzionale alla ultradestra. Suonatevela e cantatevela tra di voi, io continuerò le mie chiacchierate con chi ha deciso di rimanere nell’ambito delle normali differenze di vedute.