PAPA FRANCESCO:«SOCCORRERE E SALVARE» E LE BESTIE SI SCATENANO NELLA RETE

“Schifoso”, “Vai a fan..lo”, “Vai a cag…e”, “Blasfemo”. Questi sono solo alcuni dei commenti ricevuti, oggi, da Papa Francesco. Il motivo? Perché si è permesso di dire che “Bisogna soccorrere e salvare, perché siamo tutti responsabili della vita del nostro prossimo, e il Signore ce ne chiederà conto al momento del giudizio”. Ma tra tutti gli insulti, un commento in particolare salta all’occhio: “Non abbiamo lo stesso Dio”. Colpisce per essere secco. Freddo. Molto freddo. E’ come se quest’uomo, l’autore, si rivolgesse proprio al Papa. E’ come se lo guardasse dritto negli occhi e gli dicesse, con disgusto, che lui quel Dio, il suo Dio che chiederebbe alla gente di salvare vite umane, lo odia. Perché ne ha un altro. Diverso. Differente. E sapete cosa? Quelle poche parole pesano come macigni. E sono forse anche peggiori degli insulti. Perché svelano una grande, triste verità: che è vero. Ha ragione: quell’uomo non ha lo stesso Dio che ha il Papa. Quello cristiano. Quello del Vangelo. Ma forse neanche quello che, se credessero, avrebbero anche molti atei o agnostici che conosciamo, che vediamo ogni giorno vivere la propria vita decentemente. Decentemente. No. Perché se il Dio di quell’uomo dice alla gente che è giusto far affogare persone innocenti, che è bene lasciar morire donne, uomini e bambini, allora quello non è un dio umano. Non può appartenere a nessun essere umano. Credente o non credente. Cristiano, musulmano, buddhista o induista. Non può appartenere a nessun uomo, donna o bambino al mondo. Ma solo, e soltanto, a delle bestie.