A PARIGI IL VERTICE «FORMATO NORMANDIA» È STATO UN PASSO POSITIVO

A PARIGI IL VERTICE «FORMATO NORMANDIA» È STATO UN PASSO POSITIVO

Il 9 dicembre scorso si è svolto a Parigi il vertice del cosiddetto “Formato Normandia” composto dalle massime rappresentanze di Germania, Francia, Ucraina e Russia sulla questione del conflitto ucraino. I rappresentanti dei 4 paesi al termine dell’incontro hanno firmato un documento comune in cui ci si impegna: al cessate il fuoco; allo sminamento e alla demilitarizzazione delle zone a ridosso della linea di contatto da realizzarsi entro il 30 marzo 2020; al rilascio di tutti i prigionieri di guerra entro la fine dell’anno corrente; alla realizzazione di nuovi punti di attraversamento sulla linea di contatto e infine ad una modifica alla costituzione ucraina che renda possibile la concessione di un’ampia autonomia alle province ribelli insorte nel 2014. Nel testo sottoscritto, peraltro, non vi è alcun cenno alla Crimea. Un vertice, insomma, molto positivo, nonostante proprio alla vigilia era arrivata la notizia dell’esclusione, senz’altro su ordine della Cia che risponde alla banda Clinton-Bush, della Russia dai giochi olimpici. Inoltre, per tentare di depotenziare il vertice, pochi sanno che qualche giorno prima dell’incontro di Parigi, il Fondo Monetario internazionale aveva accordato all’Ucraina un nuovo prestito da 5,5 miliardi di dollari.Se Putin si è detto soddisfatto del’incontro di Parigi, durante il vertice il presidente ucraino Zelenskij è apparso assai nervoso e contrariato.Del resto anche dagli Usa arrivano messaggi contrastanti e diversi dal passato. Trump nei mesi scorsi aveva suggerito a Zelenskij di mostrarsi conciliante con Mosca, evidenziando una posizione in netta controtendenza rispetto alla precedente amministrazione Obama-Clinton. Ma Trump è oggi sotto impeachment. Non a caso.Resta irrisolto il problema delle sanzioni antirusse, sanzioni che invece che danneggiare l’economia russa hanno in realtà danneggiato le economie europee. Bisognerà vedere se i propositi di Francia e Germania di inaugurare un nuovo corso strategico con Mosca (dovuti non certo alla loro “bontà” rispetto ai guerrafondai americani ma ai loro interessi economici) passeranno dalle parole ai fatti. Per il momento questo vertice di Parigi è stato un passo positivo.