QUANDO IL CYBERBULLISMO DIVENTA IL RISCATTO DEGLI «UOMINI VERI»

QUANDO IL CYBERBULLISMO DIVENTA IL RISCATTO DEGLI «UOMINI VERI»

“Salve, sono Erika Labbe, ho 19 anni e, sorpresona, non sono una “sardina”.Ringrazio Matteo Salvini per aver esposto il mio nome ovunque, facendo sì che mi arrivassero insulti pesanti, minacce di morte, intimidazioni varie e materiale pornografico.Questa foto l’ho condivisa con i miei amici per evidenziare l’incredibile coincidenza di prendere un volo low-cost e ritrovarsi seduti insieme a Salvini.Il gestaccio era, piuttosto, rivolto alle persone a cui ho inviato la foto privatamente e nulla aveva a che vedere con Salvini, il quale se vogliamo dirla tutta è circondato anche da cuoricini vari.Non sono di sinistra e non sono di destra. Di politica mi importa ancora poco e probabilmente tra qualche anno avrò modo di capire al meglio ogni questione legata ad essa.Non mi aspettavo un’esposizione mediatica di questa portata e sinceramente non sono minimamente interessata a diventare famosa per qualcosa che ho fatto con tutt’altre intenzioni.Mi spiace se le persone si sono sentite chiamate in causa con questa foto, nulla di ciò era mia intenzione.Mi riferisco ad una questione che mi sta più a cuore: il cyberbullismo esiste e quest’oggi io ne sono stata vittima.Le parole possono fare male più di quanto crediate e questo, purtroppo, non sembra essere un parere condiviso.Mi spiace tantissimo”. Bravo capitano.Hai bullizzato una ragazzina che neanche aveva la minima intenzione di offenderti.L’hai data in pasto ai tuoi seguaci, le hai fatto augurare la morte e lo stupro, l’hai costretta a cancellarsi dai social.Sei soddisfatto?Sei fiero di te stesso?Ti senti un uomo vero, adesso?