A PROPOSITO DI AUTOSTRADE E RESPONSABILITÀ

Sulle autostrade trovo normale che si discuta sulla concessione e ci siano opinioni diverse sul modo di procedere.Zingaretti ha ragione quando dice che occorre essere responsabili e rafforzare il ruolo dello Stato.Ciò che invece colpisce è la reazione durissima della società Autostrade che minaccia ricorsi in ogni sede per “tutelare i propri diritti”.In una lettera di poco tempo fa, Luciano Benetton dichiarava che la sua famiglia non aveva mai partecipato alla gestione ma si assumeva “la responsabilità di aver contribuito ad avvallare la definizione di un management che si è dimostrato non idoneo, un management che ha avuto pieni poteri e la totale fiducia”.Se questa resipiscenza alquanto parziale, perché scarica tutta la colpa sui dirigenti, è vera, perché allora Autostrade Spa reagisce in modo tanto duro alle decisioni del governo? Perché Benetton non prende le distanze, non contribuisce ad indirizzare la società verso una posizione di dialogo con il governo?Il buon senso detterebbe di cercare il presidente del Consiglio Conte e dichiararsi pronti a lasciare, con la disponibilità ad una trattativa che riconosca le colpe e risarcisca gli italiani.Se si fosse trattato di un piccolo imprenditore non ci sarebbe stato tanto spazio sui giornali per difendersi e neppure tante tutele giuridiche costruite da ottimi avvocati che mettono al riparo dalle responsabilità.Non si tratta di scatenare campagne di odio ma del semplice e umano desiderio di vedere che chi ha sbagliato, avendo un ruolo importante e guadagnando cifre iperboliche su una concessione dello Stato, trovi il coraggio e la forza di accettare le conseguenze di quanto accaduto, almeno sul piano morale, e magari di pagare qualcosa, mettendo in gioco anche solo un po’ del proprio enorme patrimonio personale.Nessun giustizialismo e nessun moralismo, ma la consapevolezza che senza etica e senza giustizia è la comunità stessa che tende a disgregarsi e l’odio a dilagare.Per questo, senza entrare nei delicati aspetti giuridici che richiedono senso di responsabilità, io penso che lo Stato deve andare fino in fondo, far valere tutte le sue prerogative e far pagare chi ha combinato sulle autostrade italiane un tale disastro, evitando di fare manutenzione al solo scopo di guadagnare di più.Se la politica, la sinistra in modo particolare, non rispondessero a questo elementare bisogno di giustizia, il solco tra istituzioni e popolo si allargherà sempre di più, confermando nella vasta opinione pubblica che ai poteri forti e a chi è ricco è permesso tutto.La magistratura sta lavorando e arriverà alle sue conclusioni, ma anche la politica deve dire la sua e farsi sentire.È sbagliato, come fa di Maio, fare l’avvocato del popolo, ma non mi convince neppure la posizione di Italia viva che sembra suonare troppo a difesa di Autostrade; mentre vorrei che il PD esplicitamente dicesse che, nel rispetto della legge, il nostro obiettivo è togliere la concessione delle autostrade dalle mani della società Autostrade Spa, per il semplice motivo che dopo quanto è successo gli italiani chiedono giustizia e non si fidano più di chi finora ha gestito la rete.