COMMENTO AL CAMPIONATO:CR7 E LUKAKU, JUVE E INTER A BRACCETTO

Come prevedibile Juventus e Inter hanno la meglio delle due genovesi e finiscono a pari merito in testa alla classifica del 2019. Nell’anticipo di mercoledi, due prodezze individuali di Dybala e Ronaldo, spaventoso il suo salto a quota 2,67 per il gol del 2-1, permettono alla Juventus di incamerare i tre punti, dopo il gol del temporaneo pareggio di Caprari, e nonostante una Sampdoria molto remissiva e senza attaccanti, la squadra di Sarri non chiude mai la partita e arriva alla fine con qualche apprensione di troppo, incassando il solito gol. Cosa che non accade all’Inter che si sbarazza in goleada di un altrettanto remissivo Genoa, due gol per tempo, con Lukaku in gran spolvero, autore di una doppietta, di un assist e di un regalo di Natale al baby Esposito cedendogli il rigore e consentendogli di diventare il più giovane marcatore interista a San Siro. Vittoria più facile del previsto anche perché l’Inter era molto rimaneggiata e senza il suo goleador Lautaro e il regista Brozovic, invece la vittoria è arrivata netta e senza alcuna sofferenza. La condotta troppo remissiva del Genoa costa così il posto a Thiago Motta, a cui dovrebbe subentrare, per l’ennesima volta, Ballardini. La Lazio, rimane in scia a 6 punti ma con una gara da recuperare con il Verona e potrebbe arrivare, in caso di vittoria, alla nona consecutiva in campionato, a soli tre punti dalle battistrada e quindi in corsa piena per il titolo. Dietro le altre però corrono e fanno faville.La Roma stravince a Firenze si accomoda solitaria al quarto posto e fa esonerare Montella che aveva evitato l’esonero qualche giorno prima solo grazie alla prodezza di Vlaovich in pieno recupero che gli aveva permesso di strappare un punto, immeritato, all’Inter. Per il suo sostituto si parla della ex vecchia gloria viola Iachini, tecnico forse sottovalutato ma ideale per certe situazioni. La Roma sta facendo veramente bene, Fonseca sta distribuendo benissimo le tante risorse a disposizione e, forse viene oscurato dalle gesta dei rivali concittadini, ma sicuramente, finalmente, la Roma sta facendo il campionato che merita il suo pubblico. Per l’Atalanta ormai gli aggettivi sono stati usati tutti, record di gol fatti, il gioco europeo di Gasperini, i giovani lanciati, il passaggio del turno in Champions, ora si deve aggiungere anche la “ manita” clamorosa al malcapitato MIlan che non subiva 5 reti dal 1998, e che a Bergamo è stato preso letteralmente a pallate gettando nello sconforto Società e tifosi rossoneri che sembravano in ripresa.Per capire l’entità della crisi rossonera basta un dato: 8 sconfitte in 17 gare e metà punti dell’Inter, 21 contro i 42 dei neroazzurri.Non sarà un buon Natale per tifosi e per tuti i giocatori rossoneri. Ritrova la vittoria invece il Napoli di Gattuso, che dopo un tempo in apnea a Sassuolo, riesce a recuperare e vincere all’ultimo secondo. Il primo tempo era stato dominato dalla squadra di De Zerbi ed era stato in linea con le ultime prestazioni, poi, nel secondo tempo, qualcosa è scattato, e la rimonta con vittoria, alla fine, è apparsa pure meritata.Sarà interessante, dopo la pausa, il confronto al San Paolo con l’Inter per vedere se il malato sta guarendo o se è solo un casuale miglioramento. In sesta posizione rimane il Cagliari, sconfitto a Udine che incappa nella seconda sconfitta consecutiva, e, stranamente, chiude l’anno come lo aveva aperto, due sconfitte, poi 13 partite consecutive con tante vittorie e zero sconfitte, e poi due sconfitte, che però nulla tolgono al grande campionato della squadra di Maran. Boccata di ossigeno per l’Udinese che manda in rete il suo miglio giocatore De Paul e che dovrà resistere alle tentazioni di fare cassetta già a Gennaio. Il Bologna vince a Lecce, anche se la squadra di Liverani aveva tentato l’ennesima rimonta, da 0-3 a 2-3 e si piazza in una onorevolissima nona posizione che fa onore al lavoro di Mihajlovic. In coda le due genovesi come detto subiscono due sconfitte preventivate, mentre la Spal fa il colpaccio a Torino con la squadra di Mazzarri che va presto in vantaggio ma poi, in 10, cerca di vincere e invece viene affondata da Petagna.Mazzarri, pur avendo una buona squadra, non riesce a trovare la giusta continuità. Buon pareggio del Brescia che, dopo aver perso il recupero infrasettimanale con il Sassuolo, assapora per lunghi tratti il sapore della vittoria ma viene rimontata in pieno recupero dal Parma di D’Aversa che continua la striscia positiva. La squadra di Inzaghi batte ancora una volta la Juventus per 3-1, come era accaduto 15 giorni prima all’Olimpico, e si aggiudica la Supercoppa Italiana, disputatasi come ormai da tradizione, in Arabia Saudita. La notizia è che la Lazio rivince con merito e che nelle due gare è apparsa migliore, questo non è usuale, almeno in Italia, per la Juventus. Sarri, nella conferenza pre gara aveva detto, incautamente, “ io mi diverto”, per ironia, potremmo dire che, alla fine della gara, Inzaghi, potrebbe aver pensato: “ pure io”. Ironia a parte, non credo che alla Juve si divertano invece: Ronaldo non si è divertito ad interrompere la striscia di 12 finali consecutive vinte, ad esempio, la Società non credo sia divertita dal fatto che il suo grande investimento estivo, De Ligt, pagato 85 milioni, faccia la panchina, non si diverte a constatare che in 24 partita la squadra ha incassato altrettanti gol, ( 10 in più di anno scorso) e non si diverte certo a perdere finali,(quelle italiane, di solito, le vince) e non si è divertita a vedere il primo trofeo stagionale sfumare. Sarri ripropone il tridente, voluto a maggioranza, ma cose si temeva, contro squadre forti che ripartono con qualità e velocità, questo toglie equilibrio alla squadra, e poco importa se, come ha detto lui alla fine, il gol della sconfitta è arrivato quando il tridente era già stato sostituito, perché nel primo tempo la Lazio in ripartenza arrivava sempre dentro l’area bianconera e al contrario il continuo palleggio-possesso palla produceva solo una punizione di Dybala e un tiro di Ronaldo al 46 che poi è servito per il momentaneopareggio. La grande penetrabilita’ della difesa Juventuna stupisce, e non può essere ricondotta solamente alla lunga assenza di Chiellini, anche se sicuramente sta pesando, la Juve sembra attardata nel recepire i nuovi concetti di Sarri, e al tempo stesso ha smarrito quelli precedenti di Allegri. L’ex tecnico bianconero, in settimana in un’intervista aveva definito gli schemi e i troppi tocchi “ una puttanata” , certo è che i 24 tocchi poco dicono se poi diventano sterili e producono poco. I bianconeri faticano ad assimilare un concetto Sarriano: difendere alti, e occupare costantemente la metà campo avversaria, mentre con Allegri era molto più semplice: pensiamo a fare un gol e a non riprenderlo, in questo modo vinceremo spesso. La Juve, sia chiaro non è in crisi, è comunque prima in campionato e ha passato agevolmente il turno di Champions, però chi ha scelto Sarri , licenziando Allegri, pensava a qualcosa di diverso, e sicuramente non consola il fatto che Sarri abbia definito la Lazio attuale la miglior squadra d’Europa ( comunque eliminata in Europa ) perché quelli che lo hanno assunto ambivano a diventare loro la miglior squadra d’Europa e, al momento, il percorso da fare sembra molto lungo. Ora ci sarà la sosta e alla ripresa ci saranno due turni importantissimi per definire la campione d’inverno che sarà pure un titolo pleonastico, ma qualcosa dice sempre: Napoli-Inter e Inter- Atalanta, Juve-Cagliari e Roma-Juve, con la Lazio in agguato.