CANCELLIAMO IL DECRETO SICUREZZA SALVINI

Vi ricordate di quelli che dicevano che il decreto sicurezza di Salvini era una benedizione per tutti? Bene, fategli leggere questo. Succede che a Prato 21 operai pachistani decidano di manifestare. Non venivano pagati da 7 mesi e denunciavano una grave situazione di sfruttamento e illegalità. E hanno quindi fatto quello che ciascuno di noi, in democrazia, avrebbe fatto: manifestare. Pacificamente, senza creare problemi. Succede però poi una cosa curiosa: che quegli operai si son visti notificare a casa 21 multe da 4.000 euro ciascuna. Da 4.000 euro, a gente che non vede l’ombra di un centesimo da mesi. E questo perché con la loro manifestazione avrebbero violato una norma del decreto sicurezza. Quindi la multa. Questa è allora roba da Ventennio. Perché così se ti sfruttano e tu decidi di protestare scendendo in strada, non solo non trovi ascolto. Ma ti multano anche appigliandosi a norme assurde, fatte apposta per far camminare chi manifesta su un campo minato. Ed è così che si iniziano a smantellare i diritti di tutti: scoraggiando la gente a protestare. Cancellare allora il decreto sicurezza non è solo giusto. Ma necessario. Necessario per la sopravvivenza della cosa più preziosa che abbiamo: i diritti. Perché oggi lo strumento con quei diritti si strozzano è “solo” quello delle multe.