I « TRUCCHETTI» DI SALVINI. QUANTO FUNZIONERANNO?
        Oggi Salvini ha consegnato la propria “difesa” sulla Gregoretti alla Giunta delle immunità. Quella che dovrà decidere se spedirlo o meno davanti ai giudici per sequestro di persona. Delle inconfutabili prove sulla “collegialità” del blocco alla Gregoretti, quelle da lui promesse due settimane fa, in quelle 30 pagine di difesa non c’è però neanche l’ombra. Ovviamente. Però, a dire il vero, qualcosa c’è: il solito tentativo di agire furbescamente. Con un trucco che conta di usare mediaticamente. Come sempre. Su cosa imbastisce infatti la sua difesa Salvini se lì in mezzo non c’è niente di concreto? Furbescamente, sulle dichiarazioni. Si, sulle dichiarazioni pubbliche degli altri. Qualcuno nel governo all’epoca diceva infatti cose del tipo “l’Europa deve farsi carico del problema migranti”. E lui quindi oggi afferma che, sulla base di quelle parole, la decisione di bloccare la nave sarebbe stata collegiale. Per capirci, un po’ come se in un’azienda alcuni soci lamentassero scarsa liquidità. E allora uno di essi decidesse, da solo, di fare una rapina in banca per trovare dei soldi. Ma poi, trascinato davanti ad un giudice, quello stesso affermasse che la decisione di rapinare la banca è stata collegiale, di tutti, “perché gli altri soci lamentavano mancanza di soldi”. Ecco, grossomodo lo stesso principio vale per la difesa di Salvini sulla Gregoretti. Ma, caro Matteo, lasciatelo dire: forse qualcuno tra il tuo pubblico lo puoi ancora fregare con questi trucchetti. Ma noi no. E, francamente, a giudicare dalla fretta che hai di andare ad elezioni, qualcosa ci dice che anche tu, stavolta, credi molto poco che questo trucchetto funzionerà.
