L’UCCISIONE DI SOLEIMANI È UNA «BUONA NOTIZIA» COME MOLTI SOSTENGONO?
Qualche giorno fa si parlava appunto di benaltrismo e di doppio standard. Ecco, sto notando una produzione davvero commovente. Si sostiene che l’uccisione di Soleimani è una “buona notizia” perché “ha le mani sporche del sangue dei siriani e degli iracheni”. Certo, ok. Ora mi dite chi, in una regione così conflittuale e oltre, non ha le mani sporche di sangue? La finiamo con la retorica inutile? Se domani ammazzassero Mike Pence o un McConville, come commentereste? E se ammazzassero Lavrov, o un Macron, o lo stesso Trump?Se avete deciso che il criterio per essere contenti e speranzosi per il futuro è quello della morte di chiunque abbia guidato o ordinato operazioni militari (c’è chi ne porta avanti nella regione di cui fa fisicamente parte, come l’Italia ne porterebbe avanti in una Europa continentale in guerra, e chi ne porta avanti altre, provenendo però da regioni che distano dal MO circa 10mila km) e ucciso persone in guerra, beh, accomodatevi che c’è parecchio spazio. Vi chiedo però di far finta di non conoscermi
