UN’ALTRA STRAGE STRADALE, UCCISE DUE DONNE A SENIGALLIA, AUTISTA POSITIVO ALL’ALCOL-TEST

UN’ALTRA STRAGE STRADALE, UCCISE DUE DONNE A SENIGALLIA, AUTISTA POSITIVO ALL’ALCOL-TEST

Dopo l’incidente e la morte dei 7 giovani in Valle Aurina investiti da un giovane risultato positivo all’alcol test, anche oggi, nel giorno dell’epifania, dobbiamo fare i conti con un’ennesima strage stradale; due giovani donne sono state travolte nella notte sulla strada provinciale 360 “Arceviese”, a Senigallia, appena uscite dalla discoteca “Megà”. Si chiamavano Sonia Farris, di 34 anni, e Elisa Rondina, di 43. Due amiche, nubili, conosciutissime tra Saltara e Calcinelli, nel Comune diffuso di Colli al Metauro (Pesaro Urbino). Il paese ora ammutolito dalla tragedia. Sonia Farris ed Elisa Rondina di 34 e 43 anni, la prima parrucchiera, la seconda insegnante elementare a Tavernelle di Colli al Metauro, avevano deciso di passare la serata dell’Epifania nella discoteca ‘Megà’ nell’entroterra di Senigallia. All’uscita, la tragedia. Sono state travolte dalla Fiat Grande Punto condotta da un 47enne del luogo, con un tasso alcolemico quattro volte superiore al consentito, mentre camminavano sul bordo della Sp ‘Arceviese’, che qualcuno ha già soprannominata la “strada della morte” per la frequenza degli incidenti, a causa della carreggiata stretta e della scarsa illuminazione. Una delle due donne aveva anche attivato la torcia del cellulare per fare luce e indicare la loro presenza alle auto in transito durante il tragitto per raggiungere la loro vettura parcheggiata a bordo strada. L’incidente è avvenuto tra le 4 e le 5, tra Bettolelle e Casine di Ostra. Travolte dalla vettura sono state sbalzate a qualche metro di distanza. Sarebbe stato lo stesso investitore a chiamare i soccorsi. I corpi sono stati trovati in un campo ai margini della carreggiata e a causa del buio, le operazioni di ritrovamento sono state complicate. I soccorritori hanno tentato di rianimare le due donne per circa un’ora sul posto, senza successo, prima di doverne constatare il decesso.Abbiamo chiuso l’anno con la tragedia di Roma dove hanno perso la vita Gaia e Camilla di appena 16 anni e il suo investitore è ora agli arresti, lui ha appena qualche anno di più. Tragedie che distruggono la vita di più famiglie per colpa della distrazione, della velocità e ancora peggio a causa di un tasso alcolemico e droga superiore al dovuto. Sono le stragi del sabato sera, Eppure rispetto al 2018 le vittime sono diminuite nel 2019, ma è cresciuto il numero di chi guida ubriaco o drogato. L’anno scorso Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno rilevato 148 incidenti mortali con 178 vittime: 11 in meno del 2018. Nei weekend i conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 195.533, il 5,7% dei quali (pari a 11.063, di cui 9.432 uomini e 1.631 donne) è risultato positivo al test per tasso alcolemico, mentre nel 2018 la percentuale era stata del 5,2%. Dal venerdì alla domenica le persone denunciate per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, invece, sono state 408 e i veicoli sequestrati per la confisca 613. Da ottobre è iniziata una campagna sperimentale della Polizia Stradale con controlli mirati al contrasto dell’uso di stupefacenti alla guida di veicoli nelle notti del sabato e della domenica sulla rete autostradale, con utilizzo di un laboratorio mobile per l’esecuzione, direttamente su strada, delle analisi di secondo livello della saliva. Secondo i dati rilevati da Polizia Stradale ed Arma dei carabinieri, diminuiscono del 2,9% le vittime di incidenti stradali nel corso dell’anno. Il numero complessivo degli incidenti (70.801) è in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018 (-1,3%), mentre i sinistri con esito mortale (1.430) sono pressoché invariati (8 meno dello scorso anno, -0,6%). Si riduce più sensibilmente – del 2,9%, appunto – il numero delle vittime (1.566, 46 in meno), e questo anche perché nel dato del 2018 ci sono anche i 43 morti del crollo del viadotto di Genova sul Polcevera. Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, ha dichiarato:“Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime delle categorie vulnerabili, in particolare tra i pedoni.” La riduzione media annua del numero di vittime della strada del nostro Paese é pari al 2,6% nel periodo 2010-2018, è inferiore a quanto stimato per l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro quest’anno. E il presidente ha aggiunto: “La sicurezza deve tornare ad essere una priorità, sono necessari, da subito, corsi di aggiornamento o di guida sicura riservati ai conducenti, in quanto, se da una parte l’età delle vittime è aumentata, dall’altra i giovani si confermano la categoria più a rischio. E’ fondamentale, infine, una maggiore attività di controllo”.Il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo ha dichiarato:“Il quadro dell’incidentalità stradale negli anni recenti riflette una diffusa situazione di stagnazione, con un arresto nei guadagni in termini di vite umane. Per monitorare il fenomeno e fornire un utile supporto alle decisioni, sarà necessario intensificare gli sforzi, anche in vista dei nuovi target per la sicurezza stradale previsti nell’agenda 2030.