TACI, IL NEMICO TI ASCOLTA. SOLDATI AMERICANI AL FRONTE. NUOVE REGOLE PER VECCHI PROBLEMI

TACI, IL NEMICO TI ASCOLTA. SOLDATI AMERICANI AL FRONTE. NUOVE REGOLE PER VECCHI PROBLEMI

Comunicare dal fronte ai familiari in ansia. Evitare le intercettazioni del nemico, ma anche le censure dei propri capi. Mio padre e mia madre prima di concepirmi, durante le seconda guerra mondiale, si erano dotati di due fogli con dei buchi posizionati allo stesso modo. Nei buchi lui, dal fronte, scriveva le parole che contavano e lei, in Italia, attraverso i buchi, decifrava il messaggio. Esempio: lui scriveva: “Spero di arrivare a casa per la via più breve”, lasciando nei buchi “var”, “sa” e “via” e lei, leggendo dentro ai buchi, capiva che lui si trovava a “var-sa-via”. Oggi le lettere, di amore o di odio, non si sa nemmeno cosa siano, ma i problemi restano uguali. Far conoscere al familiare qualche cosa che è bene il nemico non conosca, ma che anche i capi desiderano resti top secret. Preoccupati i capi di stato maggiore dei para’ statunitensi pronti per partire verso il Kuwait e di lì nelle terre dove pare stia maturando lo scontro con gli iraniani. Non sia mai che chiamando casa  informazioni private, apparentementemente innocue finiscano fuori da canali sicuri, magari su quei social dove potrebbero imbattersi in cattive compagnie. Già capitato che l’Isis, vedendo dove si svolgevano le sgambature dei soldati yankee in terra medio orientale, avesse intuito da che parte potessero venire grane nei loro confronti. E se a tanto arrivò l’Isis, figuriamoci cosa ci si possa attendere dei satanici iraniani,  cybernauti provetti. Perché no una contaminazione di virus che via smartphone potrebbero poi penetrare nelle reti del Pentagono. Le vie di Allah sono infinite. Per queste ragioni i ragazzi dell’82esima Divisione paracadutisti Usa, al momento del decollo per terre lontane, hanno subito una perquisizione che, secondo Repubblica, li ha alleggeriti di smartphone e amenicoli similari. D’ora in poi, per chiamare casa, solo la fila davanti a telefoni “sicuri” o presunti tali, o a computer schermati per mandare mail. Non vi viene il dubbio che quei messaggi verranno comunque filtrati o censurati? Per stare nel sicuro e non essere decriptato né dal nemico né dall’amico, consiglio al soldato della truppa statunitense in partenza di adottare stratagemmi simili a quelli dei miei genitori.  A loro hanno portato fortuna. Altrimenti non sarei qui a raccontarvelo.