SUL SET DEL FILM CORTESIE PER GLI OSPITI NEL 1989

Quella volta che, era il 1989, mi mandarono, unico giornalista, alla ex Dinocittà – studi pontini – per l’ultimo giorno di riprese di “Cortesie per gli ospiti” di Paul Schraeder, tratto da Mc Ewan e scritto da Harold Pinter, con un quartetto formidabile di protagonisti, Christopher Walken, Helen Mirren, Rupert Everett e Natasha Richardson (la figlia di Vanessa Redgrave morì appena qualche anno dopo al seguito di una banalissima caduta – da fermo – dagli sci, per emorragia cerebrale).Il set, per l’ultimo ciak, ospitava una festicciola di famiglia e io insieme agli attori mi aggiravo dentro l’appartamento veneziano di cartapesta, perfettamente ricostruito che si affacciava su un incredibile skyline della città di Venezia, prodigiosamente ricreato in scala dagli artigiani al seguito di Gianni Quaranta. Una scenografia fantastica che fece scrivere a Giovanni Grazzini: “La Venezia del film, colta nelle sue struggenti tinte giallo-arancio e nell’angoscia dei suoi labirinti, è una delle più affascinanti che si siano viste sullo schermo, cornice e personaggio essa stessa della storia scritta da un Pinter in stato di grazia”.