MARCO RODARI, IN IRAQ REGALA SORRISI AI BAMBINI. ESEMPIO DI ORGOGLIO ED EMPATIA

MARCO RODARI, IN IRAQ REGALA SORRISI AI BAMBINI. ESEMPIO DI ORGOGLIO ED EMPATIA

Guardate quest’uomo.Si chiama Marco Rodari. E’ italiano. Ed è un esperto di clown terapia. E quei bambini che vedete sono bambini iracheni di Baghdad. Perché Marco è lì, oggi, in questo momento di tensione, per fare una cosa bellissima: regalare loro un sorriso. Un qualcosa che Marco fa da dieci anni. In Italia e all’estero. Specialmente in Medio Oriente, dove è stato a lungo. E dove ha incontrato e dato un po’ di felicità a bambini a cui l’Isis aveva portato via tutto. Ed oggi in Iraq. Dove Marco è arrivato nel momento peggiore. Ma anche quello più necessario: qualche giorno prima dell’uccisione del generale Soleimani. Ma è rimasto lì. A fare il suo lavoro: ad alleviare il dolore di tanti bambini con un sorriso. Ed a chi gli chiede un’opinione su quanto sta accadendo, sulla guerra che sembra dover scoppiare da un momento all’altro, Marco risponde con un’umiltà unica: “di questo preferirei non parlare: se fossi un esperto di geopolitica lo farei, ma sono solo un pagliaccio che ha incontrato la guerra e ha deciso di restituire un pezzetto di infanzia a chi ne è stato derubato”. E comunque, dice, anche se le cose dovessero davvero mettersi male “io non me ne vado, resto. Vedrò giorno per giorno, non sono un eroe ma sono convinto che un bimbo a cui hai regalato la meraviglia, sarà portatore sano di pace.” Caro Marco, su una cosa solo ti sbagli: un eroe lo sei davvero. Perché gli eroi sono gli uomini come te che per aiutare gli innocenti dimostrano un coraggio eccezionale. E nel tuo essere, davvero, un eroe, sei quindi un esempio per tutti noi. Di coraggio, di forza. Ma soprattutto di empatia. E oggi più che mai te lo vogliamo dire chiaramente: noi tutti siamo non orgogliosi, orgogliossimi, di dirci tuoi connazionali.