BOMBA A FOGGIA AL CENTRO ANZIANI. L’ANTIRACKET: “REAGIREMO”

Ieri mattina una bomba è esplosa a Foggia davanti a un centro per anziani. All’interno della struttura era presente una donna delle pulizie che è rimasta illesa, subito soccorsa dal 118 era sotto shock. Il centro è di proprietà del gruppo “Sanità più”, il cui responsabile delle risorse umane è Cristian Vigilante: l’uomo aveva subito un attentato il 3 gennaio. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha annunciato l’invio di un contingente straordinario di Forze dell’ordine. Il Viminale ha informato che già dal prossimo 15 febbraio, sarà attiva la sezione operativa della Direzione investigativa antimafia. Era già stato presentato il 23 dicembre in occasione dello scorso Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Luciana Lamorgese ha sottolineato che con queste azioni viene confermata la volontà dello Stato di contrastare con la massima determinazione ogni forma di criminalità”.Anche il premier Giuseppe Conte e intervenuto in merito: “Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa. Gli inquirenti sono gi al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia”. L’ordigno è esploso all’ingresso del centro “Il Sorriso di Stefano” in via Vincenzo Acquaviva. La deflagrazione ha provocato danni esterni alla struttura, divelto l’insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta.Da prima visione dei filmati delle telecamere di sicurezza della struttura sanitaria, a piazzare la bomba sembra sia stata una sola persona incappucciata. Del gruppo “Sanità Più” è presidente Luca Vigilante mentre il fratello Cristian (vittima di un attentato dinamitardo il 3 gennaio) è il responsabile delle Risorse umane. Luca Vigilante ed il suocero Paolo Telesforo sono parti offese mentre Cristian Vigilante è testimone nel processo chiamato “Decima Azione” a carico di 29 presunti esponenti della mafia foggiana. Due dei 29 imputati, Francesco Tizzano ed Ernesto Gatta, per i quali è in corso il processo con rito abbreviato a Bari, sono accusati di un tentativo di estorsione ai danni del centro residenziale ‘Il Sorriso’ di viale degli Aviatori per aver chiesto “pizzo” ed assunzioni. Il 3 gennaio una bomba molto potente era stata fatta esplodere sotto l’auto di Cristian Vigilante, testimone in un’inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. Lo scoppio aveva sventrato l’automobile del manager sanitario e danneggiato anche auto parcheggiate nella zona. Vigilante appena arrivato sul posto disse: “E’ chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta”, Il commissario straordinario antiracket, Annapaola Porzio, che ieri aveva partecipato a un vertice in Prefettura a Foggia con le Forze di polizia, ha dichiarato: “Noi reagiremo di fronte a queste persone che pensano di potersi appropriare della nostra vita. Provvedimenti già ci sono stati ed il ministro dell’Interno è stato molto chiaro: la reazione dello Stato sarà ancora piu’ forte e la presenza sarà ancora più determinata. Speriamo nella presenza e nella reazione della società civile”.