IL MONDO VA IN PEZZI E NON SO COSA METTERMI

IL MONDO VA IN PEZZI E NON SO COSA METTERMI

L’Africa muore di fame e il Medio Oriente muore di guerra, America e Cina si fanno le boccacce e ad ogni sberleffo centomila disgraziati perdono il lavoro, mezza Australia è annerita dal fuoco e mezza Europa è annerita dai nazionalismi e se per caso qualche pezzetto di pianeta fosse rimasto indenne da questa follia autodistruttiva ci pensano le emergenze climatiche e sanitarie a rimetterlo al passo. Eppure oggi che cosa fa battere il cuore a me e ad alcuni milioni di fessacchiotti come me? L’inimmaginabile, la improponibile sfida tra un amministratore esperto e di comprovato successo e una matura ragazza bolognese alla quale neppure il padre concede un euro di credito. Un muro contro muro che a rigor di logica non potrebbe esistere in natura e che invece vede l’intera classe politica dibattersi in finte e controfinte e in alleanze improbabili tra piccoli eserciti dove disertori e ammutinati sono più dei combattenti. Ma di che cavolo stiamo parlando? Oggi è un giorno in cui mi sentirei più intelligente, colto e consapevole se trepidassi per chi vincerà il derby romano, o trionferà a San Scemo o abbandonerà la casa del grande fringuello.