GATTUSO RINGHIA ALLA JUVE E TIENE IN VITA CONTE E INZAGHI

Andamento lento delle battistrada, l’Inter e la Lazio bloccate sul pari, la Juve fa di peggio e perde a Napoli, campionato sempre vivo. Quando è tutto buio, una luce c’è sempre, basta saperla cercare.Questo si suppone che sia stato il pensiero-speranza del popolo neroazzurro, dopo il terzo 1-1 consecutivo, e l’ennesima rimonta nell’ultimo quarto d’ora. Il pranzo era già andato di traverso con il pareggio dell’ex Nainggolan, poi ci si è messo anche Lautaro Martinez ad insultare l’arbitro, e per gli interisti era notte fonda. Le partite seguenti, di Lazio e Juve, non presagivano nulla di buono, e invece, la luce è stata trovata, e alla fine la giornata da disastrosa si è rivelata almeno accettabile. Certo prevale sicuramente il rammarico nel conteggiare che con i due inopinati pareggi fra Lecce e Cagliari, ora l’Inter sarebbe in testa con un punto in più, ma, visto le premesse, si possono consolare, alla fine guadagnare un punto sulla Juve e non perderli dalla Lazio non è una notizia così cattiva. In ogni caso il campionato ringrazia Gattuso che con la sua impennata d’orgoglio da’ scacco matto alla Juve e tiene in vita un campionato che già rischiava di essere archiviato, qualora la squadra di Sarri avesse sbancato il San Paolo. L’INTER: un inverno complicato, dal 7 dicembre a ieri, 7 gare, 11 punti, cinque pareggi subiti in rimonta, e sole due vittorie. La crisi Conte, a forza di invocarla, se l’è quasi chiamata, sapeva che il motore era stato tirato a 200, e sapeva anche che un calo sarebbe arrivato, mentre non sapeva che i rinforzi, non sarebbero arrivati il 3 gennaio, data di apertura del mercato, ma bensì nell’ultima settimana di mercato, al punto che mentre Politano-Vecino-Lazaro sono già out, l’Inter ha utilizzato solo ieri Yong. Conte ha tanti meriti, in questa classifica dell’Inter, ma è pure un uomo con difetti, la,sua ossessione alla vittoria, la pressione che ne deriva, il non sapere gestire una non vittoria, sono difetti che, a volte, si ripercuotono su di lui, sulla squadra e sull’ambiente, e sfuggire le telecamere, alla fine, non è mai una bella figura. L’Inter anche ieri ha dimostrato di essere stanca, di non avere quell’intensità che le serve per vincere le gare, e, anche ieri di non aver in panchina le alternative necessarie, fra infortuni, squalifiche e movimenti di mercato, però anche il Cagliari aveva le sue assenze e ha gestito la gara con personalità e intraprendenza, con Nainggolan che, purtroppo, per i neroazzurri, si è fatto rimpiangere. Anche se, delle tre battistrada, alla fine , l’Inter è quella che ha fatto meglio, o se vogliamo meno peggio, Lazio e Juve hanno sicuramente giocato peggio. L’errore imperdonabile della squadra di Conte è stato quello di non aver saputo chiudere la gara, le occasione le ha avute, e, una volta subito un gol fortunoso ( decisiva la deviazione di Bastoni) si è innervosita finendo con Lautaro che affrontava l’arbitro a muso duro, per un fallo a centrocampo che non era fondamentale. Ora Lautaro rischia di lasciar l’Inter per almeno un paio di giornate e questo atteggiamento lo consideriamo sbagliato e non da grande giocatore, qual’e. In questo deve crescere. Handanovic da buon capitano ha dimostrato saggezza e sportività, assolvendo l’arbitro, che rimane scarso, e assumendosi le colpe per la mancata vittoria. Questo deve essere il giusto atteggiamento, gli isterismi e i piagnistei non portano da nessuna parte. LA LAZIO ha interrotto la serie delle 11 vittorie consecutive, e ci sta’, il derby di Roma è sempre una partita complicata, quello che non ci sta’ è che sia stata sovrastata in lungo e in largo da una Roma che aveva tante assenze, ma che, è scesa in campo con il piglio giusto e avrebbe meritato la vittoria. È stato definito il derby delle papere: Strakosha ha sbagliato uscita favorendo il gol di Dzeko, Pau Lopez ha fatto una frittata su un innoquo calcio d’angolo favorendo il gol di Acerbi, ma a livello, di gioco non c’è stata partita, molto bene la squadra di Fonseca, abbastanza male quella di Inzaghi, buono per lui, comunque il risultato, che lo tiene in corsa. In settimana le due romane avevano subito l’eliminazione dalla coppa Italia, la Roma abbastanza scontata per opera della Juve, la Lazio, in misura sorprendente dal Napoli. IL NAPOLI ha comunque confermato i progressi intravisti in settimana nella vittoria con la Lazio.Gattuso voleva una riprova e la avuta: impostazione tattica perfetta e diligente, fase di non possesso diligente, fase di possesso buona, e soprattutto la capacità di chiudere tutti i varchi centrali al tridente bianconero. Il ritorno di Sarri al San Paolo, è risultato amaro: tralasciando i cori e gli striscioni ( lui dice sono di affetto) la sua Juve, per sua stessa definizione, è risultata blanda, passiva, inconcludente, riteneva, dice sempre lui, di poter vincere passeggiando, e invece ne è derivata una giusta e bruciante sconfitta, la seconda in campionato. Tutta la squadra è apparsa al di sotto degli standard normali, Ronaldo compreso, anche se poi, con un gol al 90’, lui la sua giornata l’ha portata a casa, ma insomma il tridente, contro una squadra di alta classifica, non ha funzionato, e potrebbe portare Sarri ad un nuovo cambio di modulo. Segnali incoraggianti invece per il Napoli, due vittorie prestigiose fondamentali per ritrovarsi e per cominciare la rincorsa, non sarà facile, ma la strada sembra giusta e anche i due nuovi acquisti, Demme e Lobokta, sembrano già ben inseriti. La Roma mantiene il quarto prezioso posto Champions, anche se, come detto, avrebbe meritato più del punticino ricavato dal derby, ma si deve guardare dell’incredibile Atatalnta che ha seppellito e umiliato il Torino nel suo Stadio, con un prestazione meravigliosa, ha letteralmente annichilito la squadra di Mazzarri al quale non è rimasto che chiedere scusa ai propri tifosi.Ilicic mette a segno un’altra tripletta e si prende il gusto di segnare da metà campo, questa Atalanta si dimostra una squadra pazzesca, anche se, veniva da una settimana difficile, dopo la incredibile sconfitta interna con la Spal, e l’eliiminazione in Coppa Italia per opera di una Fiorentina in 10. Il calcio a volte è un mistero . Il Milan trova la terza vittoria consecutiva, anche se con una prestazione non proprio esaltante, in gol ancora il croato Rebic, così Pioli può dare continuità ai risultati e puntare al piazzamento in Europa League, sesto posto ora occupato in coabitazione con il Cagliari e con il Parma che si sbarazza senza tanti problemi dell’Udinese. Da segnalare un’altra bella vittoria anche del Verona contro un Lecce che sembra in caduta libera, e che avvicina la squadra di Juric alle posizione europee. Il Bologna vince il derby emiliano con la Spal, dove risalta, purtroppo in negativo, la pessima prestazione dell’arbitro Fabbri di Ravenna. Sampdoria e Sassuolo si spartiscono la posta in palio, la Fiorentina non riesce a trovare la vittoria contro il Genoa al Franchi, mentre il Brescia ora occupa da sola l’ultima posizione avendo incassato un’altra sconfitta casalinga nell’anticipo del venerdì con il Milan. Ora coppa Italia per trovare le altre sue semifinaliste che dovranno fare compagnia a Napoli e Juve: domani Milan – Torino, mercoledì Fiorentina -Inter e finalmente venerdì 31 la fine del mercato, tanto bramata da tutti, e chissà perché, da nessuno accorciato come tempi.