DIMISSIONI PER IL CONSIGLIERE DI MASSA CHE HA INFANGATO LA MEMORIA DEL PARTIGIANO PERTINI

DIMISSIONI PER IL CONSIGLIERE DI MASSA CHE HA INFANGATO LA MEMORIA DEL PARTIGIANO PERTINI

“Sandro Pertini capo partigiano che uccise una marea di persone…lo stesso che annunciò di essere un ‘brigatista rosso’”. Autore di questa insulsa ed indegna menzogna il consigliere leghista di Massa Filippo Frugoli, pubblicato con un post, poi rimosso, in risposta alla proposta di intitolare un ponte alla memoria del grande Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Una dichiarazione che oltre a mentire in modo ignobile su di un uomo come Pertini, dimostra come questa fazione politica intende portare avanti il suo discorso e dove gli individui che ne fanno parte vogliono arrivare con menzogne, odio, insulti e razzismo. Io non so se ci sono gli estremi per agire penalmente contro un individuo che si permette di offendere la più alta carica dello stato senza che questi possa difendersi perché deceduto. Chiederne però le dimissioni dalla carica pubblica che ricopre costui, indegnamente, credo sia possibile, anzi doveroso farlo, è il minimo che si possa fare. E non si può parlare di ignoranza, di mala fede si perché la storia del Presidente Partigiano Pertini è nota a tutti, in passato proprio la lega, alla quale appartiene questo ineffabile individuo, ha cercato di strumentalizzare l’immagine del Partigiano Pertini per meri scopi elettorali. Anche la dichiarazione di aver fatto parte delle “brigate rosse” è una mistificazione,  il consigliere infatti si riferisce a quando Pertini, come racconta Antonio Ghirelli, dopo aver assistito ai funerali di Guido Rossa, sindacalista ucciso dalle brigate rosse quelle degli “anni di piombo” per capirci ebbe  a dichiarare ai “camalli” del Porto di Genova che lui le brigate rosse le aveva ben conosciute, quelle che combatterono contro le brigate nere fasciste però, che con quelle che avevano ammazzato il sindacalista che si era rifiutato di assecondarle non avevano niente in comune. E questo dimostra che il Frugoli conosce bene Pertini e ne parla a suo uso e consumo, in perfetta malafede, distorcendone i contenuti. Pertini è stato un esempio per giovani e vecchi, una pedina importante nella lotta al nazi fascismo e non si può accettare che tutto questo venga mistificato ed infangato da qualcuno che mente sapendo di mentire. Troppe ne stiamo sentendo in questi giorni, troppe se ne stanno sopportando, noi cittadini e le istituzioni che poco reagiscono a tali fatti come gli insulti che nel Giorno della Memoria sono stati rivolti verso gli ebrei ed in special modo verso la senatrice Liliana Segre, con atti discriminatori, scritte in ogni dove inneggianti a chi il Giorno della Memoria lo ha provocato con la barbarie che l’ha preceduto. In ultimo, non per gravità, è il caso di qualcuno che ha messo sull’avviso chiunque nutra pregiudizi sul fascismo dimenticando che il fascismo è ritenuto un crimine che del quale la sola apologia è vietata e punita dal nostro Codice Penale, non sarebbe tanto grave se a dichiarare ciò non fosse stato un parlamentare di quella Repubblica nata proprio dalla lotta al fascismo.